«Una delle principali istituzioni musicali italiane, da sempre un’eccellenza per qualità e pregio delle proposte culturali, alle prese con una delle peggiori crisi della sua storia: tra ritardi nella programmazione musicale e discontinuità nei pagamenti di artisti e maestranze». E’ la denuncia contenuta nell’interrogazione presentata dal deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, al Ministro dei Beni Culturali sulla grave situazione di crisi della Fondazione Teatro lirico di Cagliari, per conoscere le ragioni della nomina ministeriale del nuovo Sovrintendente, Angela Spocci , per sapere se ci sia un progetto culturale di rilancio dell’Istituzione e se intenda intervenire per evitare che l’attuale immobilismo dell’Ente abbia delle ripercussioni sulla definizione dei contributi 2016.
«Il Teatro lirico – ha spiegato Vallascas – sta attraversando una fase di grave difficoltà che ha determinato un clima di profonda incertezza nelle attività dell’ente con effetti negativi sulla programmazione artistica, sulla stabilità dei rapporti contrattuali di artisti e maestranze, nonché sulla regolarità stessa nella corresponsione degli stipendi. Le conseguenze negative di questa situazione sono diverse. In assenza di una programmazione organica, che copra tutto l’anno in corso, non è possibile pianificare con adeguato anticipo una campagna di promozione e prevendita di spettacoli e abbonamenti. Tutto questo comporta un ulteriore danno alle casse dell’ente e soprattutto avrà degli effetti gravissimi in fase di definizione dei contributi Fus 2016 modulati in base all’attività svolta. Un esempio di inadeguatezza e ritardi nella programmazione artistica è il calendario di concerti presentato in extremis, che ha preso il via lo scorso fine settimana. Con appena un centinaio di spettatori a serata, è stato un vergognoso fallimento per un teatro che è stato sempre ai vertici in Italia nella promozione della cultura musicale.»
«La nomina del Sovrintendente, presentata come elemento di svolta per l’istituzione, non ha prodotto gli effetti sperati – ha concluso il deputato grillino – Anzi, sembra che i primi provvedimenti assunti siano orientati a un riordino dei bilanci dell’ente con un contenimento della spesa e un ridimensionamento del personale. Senza un’impronta e un indirizzo artistico musicale necessari al rilancio dell’istituzione musicale.» (red)
(admaioramedia.it)