“Il presidente Pigliaru intervenga per sbloccare la fase di stallo in cui è precipitato il Teatro Lirico di Cagliari, evitando la messa in liquidazione amministrativa coatta, favorendo il risanamento della Fondazione e sollecitando il sindaco Zedda a lasciare la carica di Presidente per manifesta incompatibilità ambientale”. Lo ha chiesto il gruppo regionale dei Riformatori Sardi attraverso un’interpellanza, firmata dal capogruppo Attilio Dedoni e dai consiglieri Michele Cossa e Luigi Crisponi, indirizzata al Presidente della Regione ed all’Assessore regionale della Cultura, Claudia Firino.
“Le difficoltà economiche e gestionali necessitano un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soci della Fondazione, in particolare Comune e Regione – si legge nell’interrogazione – Soprattutto alla luce del fatto che il bilancio preventivo 2014 è stato approvato solo a fine anno, che quello 2015 è stato approvato a gennaio ma ritenuto non conforme dal Ministero e pertanto non consentirebbe l’erogazione dei finanziamenti statali, e che l’esiguo cartellone per l’anno in corso, definito solo per la parte concertistica e solo fino a maggio, porterà a una diminuzione delle risorse ministeriali, che dipendono dalla quantità e dalla qualità della programmazione. Le organizzazioni sindacali denunciano sulla stampa, oltre al ritardo nel pagamento degli stipendi, una gestione impostata su un percorso improvvisato e privo di trasparenza e confronto e l’assenza di una strategia di rilancio. Al danno economico che la crisi del Lirico sta causando alla Sardegna si aggiunge inoltre il rischio di perdere un presidio fondamentale per la qualificazione della cultura musicale nell’Isola.”
I Riformatori nell’interpellanza ricordano a Pigliaru ed a Firino che la messa in liquidazione determinerebbe gravi conseguenze per i trecento dipendenti e chiedono al Presidente di partecipare in prima persona al Consiglio di indirizzo del Teatro, impegnandosi direttamente nella gestione amministrativa e nell’allestimento della programmazione. (red)