L’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari sarà a New York, con il sostegno della Regione, per alcune serate tra marzo ed aprile: alla New York City Opera (31 marzo, 1, 4, 5 aprile) con “La campana sommersa” di Ottorino Respighi, assente dagli Usa dal 1928. Poi, il 23, 27 e 29 aprile con “La fanciulla del West” di Giacomo Puccini.
“Un progetto che punta all’internazionalizzazione e all’innovazione delle produzioni ma anche alla valorizzazione turistico-culturale degli attrattori territoriali – ha evidenziato l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci – Abbiamo stanziato 4 milioni e 700mila euro per completare questo progetto con un doppio obiettivo: favorire la sinergia fra le realtà artistiche della Sardegna che, facendo rete, creino un circuito regionale importante e, allo stesso tempo, rafforzino le collaborazioni internazionali ed esportino le nostre eccellenze; utilizzare al meglio questo canale per far conoscere tutte le nostre bellezze artistiche e ambientali per supportare una forte politica di attrazione turistica. Le collaborazioni internazionali sono fondamentali per far uscire dai confini regionali e nazionali le nostre produzioni, non solo quelle artistiche e culturali ma anche quelle artigianali, enogastronomiche e paesaggistiche, e la Giunta continuerà a lavorare per favorirle e incrementarle. Abbiamo un patrimonio esclusivo e lo mostriamo al mondo”.
Iniziativa che non è piaciuta a Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “La Regione paga la trasferta a New York, soldi che vanno a finanziare altri teatri e non hanno alcun ritorno per la città. Sono ben due milioni di euro in due anni i fondi stanziati dalla Regione per sostenere l’internazionalizzazione dell’orchestra cagliaritana, requisito necessario perché entro il 2018 il Lirico rientri fra quelle strutture che possono ricevere i finanziamenti ministeriali. Ma perché questi viaggi devono essere pagati con fondi pubblici?”.
“I soldi andranno tutti alla NY City Opera – ha aggiunto Truzzu – E anche il ritorno di immagine per Cagliari è tutto da dimostrare, non essendo il NYCO un teatro d’opera. Chi verrà a sentire l’orchestra del Capoluogo se questa già gira gratis per il mondo? Il Lirico dovrebbe fare tournée internazionali sostenute dal pubblico pagante, oppure vendere ad altri Teatri le proprie produzioni, non prestare gratis la propria arte per rimpinguare le casse altrui, magari anche aiutando altre realtà a uscire da una situazione di crisi come se non si avessero già analoghi problemi in casa, e tutto questo grazie ai soldi pubblici dei cittadini”. (red)
(admaioramedia.it)