“Da quasi un anno un silenzio inspiegabile è sceso sul “Piano straordinario per il Sulcis”, sui progetti, sulla dotazione finanziaria, sui bandi e appalti attuativi.” E la denuncia del segretario regionale Cisl, Fabio Enne, che sollecita chiarimenti sui tempi del protocollo d’intesa tra Ministero dello Sviluppo economico, Regione, Enti locali ed ex Provincia, che prevede 451 milioni di euro integrati fino a 623,8 milioni, dei cui 233 milioni di fondi regionali e locali, 128 milioni dal fondo sviluppo e coesione, 90 milioni di provenienza del Governo nazionale. Perciò, il Sindacato ha chiesto alla Regione di sollecitare un incontro urgente nella sede del Mise per ufficializzare la situazione del “Piano Sulcis” e decidere iniziative e provvedimenti per farlo ripartire prontamente.
“C’è un rischio da evitare – ha detto Enne – che la complessità del Piano si trasformi in una zavorra organizzativa paralizzante e che progetti di valenza minima vengano spacciati come insostituibili e strutturali trascurando quelli veramente necessari: viabilità, portualità, irrigazione e approvvigionamento idrico, bonifiche aree inquinate, turismo.”
“Mentre il comparto industriale, che nel Sulcis ha reso precari oltre 5.000 lavoratori, nella filiera dell’alluminio, tra continui rallentamenti, c'è un canale monitorato da Governo, Regione e sindacato, parallelo al “Piano Sulcis” di cui pure fa parte integrante, nulla è dato sapere sulle infrastrutture funzionali agli obiettivi del Piano – ha concluso il sindacalista Cisl – Nessuna notizia sugli interventi riguardanti porto industriale di Portovesme, strade, porti per il turismo e altre attività, collegamento del bacino idrico del Sulcis con quello regionale del Flumendosa. Silenzio anche sulla realizzazione degli approdi minerari, sul centro per le tecnologie energetiche, sulla filiera agroalimentare e sulla filiera del turismo.” (red)
(admaioramedia.it)