Con l’operazione di accorpamento tra la Banca di Sassari ed il Banco di Sardegna, nel Sulcis-Iglesiente sono stati chiusi tre sportelli e questa riorganizzazione ha avuto ripercussioni sui servizi ai clienti. Perciò, cominciano le proteste: “Quando il Banco di Sardegna stappava lo spumante e manifestava entusiasmo per l’acquisizione della Banca di Sassari, pensava esclusivamente ai propri interessi, forse pregustando maggiori profitti – ha commentato Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia – Di sicuro non si riferiva a quelli dei correntisti, per loro infatti solo disagi e disservizi, tra file chilometriche ai bancomat e attese snervanti agli sportelli degli uffici. Basta dare un’occhiata all’esterno delle filiali del Banco di Sardegna di Sant’Antioco e Carbonia per avere il polso della situazione: utenti in fila, sotto il sole, in attesa del proprio turno per fare un prelievo”.
“Era facile prevedere che un taglio così consistente avrebbe passato il conto agli utenti – ha aggiunto Locci – Ma ovviamente ai colletti bianchi delle banche questo non interessa e certamente non si sono impegnati per rafforzare la propria presenza nel territorio. Disagi che sono costretti a crescere, dato che l’estate è appena iniziata e il territorio si prepara ad accogliere i vacanzieri di luglio e agosto che dovranno servirsi delle banche e, in particolare, degli sportelli bancomat. Mi auguro che la dirigenza del Banco di Sardegna prenda atto dei disagi cui sta costringendo i suoi correntisti e vi ponga presto rimedio”. (red)
(admaioramedia.it)