Nel vasto patrimonio di tradizioni, che fanno della Sardegna uno scrigno pieno di tesori unici, esiste una manifestazione storica che coinvolge un’intera città, non per il mero fine economico, ma per una rivalutazione del vero senso di accoglienza, tipico della nostra gente. Troppo spesso stiamo vedendo la mercificazione di quella ‘ospitalitade’, sacrificata sull’altare del risvolto economico, dove basta metter su un carretto e vendere ogni cosa col marchio di Sardegna per fare cassa.
Ad Ozieri per Su Trinta ‘e Sant’Andria (sabato 26 novembre) questo non avviene. Non circolano soldi nel circuito storico delle Cantine e l’unica cortesia che si chiede all’ospite è l’acquisto di un bicchiere, che dia la possibilità di degustare i piatti della tradizione e di bere i buoni vini che le dolci colline producono. La Perla del Logudoro per una intera notte rispolvera le antiche velleità che la videro regina negli ambienti culturali ed economici della Sardegna, patria d’illustri personaggi e d’insigni intellettuali, ed apre le porte dei suoi splendidi palazzi agli estimatori più attenti. Storiche cantine, ben trenta, musei etnografici e antiche dimore addobbate a festa, brulicano di osti attenti e premurosi nel rendere unica quella giornata.
Il profumo di cibo e vini, che pervade i vicoli del centro storico, solletica i sensi ad abbandonarsi ai piaceri della gastronomia che le sapienti mani dei cuochi ozieresi, prepara in abbondanza. Unica manifestazione del suo genere, con lo scopo di far conoscere ed apprezzare senza secondi fini la vera ospitalità, una tra le più belle città della Sardegna da visitare.
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)
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IvanaCabriolu
Su Trinta ‘e Sant’Andria: ad Ozieri per degustare piatti della tradizione e bere buoni vini (Biancamaria Balata) https://t.co/8aNCPRgkTM