Per quanto il collaudato apparato della propaganda sinistra si affanni all'insegna della vecchia tecnica per cui una bugia ripetuta molte volte diventa una verità, i Sardi possono verificare benissimo se domani ci sarà un ticket che prima non c'era, se il loro sindaco abbia più o meno risorse dalla Regione rispetto al passato, se nel loro territorio non c'è più quel presidio sanitario che c'era fino a poco tempo prima.
Ringrazio comunque l'onorevole Renato Soru perché le sue mistificazioni e le sue omissioni sono tanto contraddittorie da rivelare ciò che vorrebbero nascondere. Oggi, interviene nel dibattito sul ticket sanitario con un'entrata ‘alla Racine Coly’ sul sottoscritto. Ho detto che la sua Giunta ci ha lasciato quasi 300 milioni di buco in bilancio? Soru cita cifre su cifre, è prodigo di accuse nei confronti del centro-destra, ma stranamente, arrivati al 2008, la sua narrazione si ferma. Intervallo? No, semplicemente perché Soru non può citare i dati del 2009, frutto delle scelte politiche sue e dei suoi compagni di viaggio. Quelle cifre confermano la penosa eredità lasciata dal centro-sinistra. Il segretario del Pd attacca anche sulla Vertenza entrate. Anche qui involontariamente conferma quanto ho affermato sul suo accordo con Prodi del 2006: la Sardegna si è ‘beccata’ subito gli svantaggi, accollandosi le spese della Sanità e della continuità aerea, i vantaggi invece erano pattuiti ‘a babbu mortu’. L'accordo è del 2006, Soru si dimise alla fine del novembre del 2008, ma per lui è "colpa di Cappellacci" (e dagli!) se nel 2010 lo Stato non aveva ancora pagato. Balle. Cosa ha fatto la mia Giunta? Si partiva da un accordo in cui gli impegni dello Stato erano indefiniti nel tempo e nell'ammontare.
1) Abbiamo ottenuto un meccanismo di calcolo, che è stato confermato anche dalla Corte costituzionale; 2) Altro che stare seduti a tavoli inconcludenti! Avremmo dovuto fare filosofia sul federalismo mentre lo Stato scippava i Sardi? Non ci siamo limitati ad una trattativa politica, ma abbiamo portato lo Stato davanti ai giudici costituzionali, ottenendo una serie di sentenze favorevoli. Ricordo la n. 99 del 2012, che dichiarò inammissibile il ricorso dello Stato contro la nostra Finanziaria e sancì il principio secondo il quale potevamo fare affidamento sulle entrate derivanti dall'art. 8 dello Statuto; la seconda è la 188 del 2012 contro gli ingiusti vincoli del Patto di stabilità; 3) In seguito ai pronunciamenti favorevoli della Corte, diffidammo il Governo Monti. E' così che ottenemmo non pochi spiccioli, ma un miliardo di euro per la Sardegna; 4) Anche i soldi delle riserve erariali, che Soru attribuisce al lavoro di Pigliaru sono stati ottenuti grazie ad una sentenza (241 del 2012), arrivata su nostro ricorso. I giudici hanno chiarito che quelli sono soldi dei Sardi. Con Pigliaru è stato fatto un passo indietro, ridiscutendo un elemento che ci ha visto prevalere sui politici e i burocrati romani. Pigliaru ha infatti accettato che quei soldi rimangano allo Stato, che decide di darli alla Sardegna per il momento e per coprire il debito commerciale. Insomma, ha rinunciato alla effettiva disponibilità facendosi mettere sotto tutela da Renzi.
Ma il vero tradimento degli interessi dei sardi da parte della Giunta Pigliaru è avvenuto con l'accordo Pigliaru-Padoan del 2014: hanno accettato un pareggio di bilancio che, senza compensazioni, è peggio del patto di stabilità. E' come se lo Stato avesse detto alla Sardegna che può bere tutta l'acqua di una bottiglia, ma nel frattempo ha sostituito una damigiana con una bottiglietta da 50 cl. Lo stesso Pigliaru ha rinunciato a tutti i ricorsi promossi dalla nostra Giunta e perfino agli effetti positivi per la Sardegna di quelli già vinti. Si è perfino impegnato a ritirare la nostra legge che liberava già dal 2013 i soldi per i Comuni dal patto di stabilità, ma è riuscito a fare di peggio: non l'ha abrogata (perché sarebbe stato necessario un passaggio in Consiglio) e l'ha disapplicata. Per la prima volta nella storia dell'Autonomia non viene applicata una legge per ossequio al Governo amico. Ancora oggi la legge di stabilità proposta dal Governo Renzi prevede un ulteriore taglio di 97 milioni di euro ogni anno alla Sardegna fino al 2018. Altre Regioni hanno ottenuto la cancellazione di simili prelievi o hanno presentato ricorso alla Corte costituzionale. Pigliaru invece ringrazia: soddisfatto e borseggiato.
Questo è il quadro. L'intervento dell'onorevole Soru però conferma anche un ulteriore aspetto: la Sardegna ha un presidente non eletto che governa ancora tramite il suo assessore Pigliaru e il sub assessore Arru, chiamato a continuare le politiche della mai rimpianta Nerina Dirindin. Sono lì a difendere la finta epopea di una Giunta che ha gravemente danneggiato la Sardegna, a raccontare sempre lo stesso ‘storyballing’ di battaglie mai vinte e l'attacco sistematico, con la bava alla bocca, a chi ha un'idea diversa. Non cadremo nello stesso errore. Non siamo qui a difendere una Giunta. Difenderemo i Sardi, chi ha votato per noi e anche chi ha fatto scelte diverse, a partire da quelli che non hanno santi in Paradiso. Faremo opposizione a chi in due anni, solo per fare qualche esempio, ha aumentato l'Irap, sta per introdurre il ticket in Sanità, sta tagliando i servizi, sta prosciugando le casse dei Comuni, ha riesumato il Ppr dei finti ambientalisti, ha cancellato il Piano casa, ha distrutto la continuità territoriale e lasciato il salvadanaio dei Sardi nelle mani rapaci del Governo di turno.
Ugo Cappellacci – Coordinatore regionale di Forza Italia
(admaioramedia.it)
23 Comments
VinceDelGiudice
RT @admaioramedia: Su sanità ed entrate il solito ‘storyballing’ di Soru e compagni (Ugo Cappellacci – Forza Italia) https://t.co/KSJdrOba5d
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Mimi e gogo!!!!!
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