Due convegni portano Stintino al centro del Mediterraneo, come un crocevia di popoli che si ritrovano nel paese di pescatori per un confronto aperto di idee e progetti. A caratterizzare i due appuntamenti, in programma venerdì 9 e sabato 10, sarà il presepe a grandezza naturale che quest’anno è arricchito da nuove statue e sculture.
Venerdì 9, si comincia alle 16 al nuovo Museo della Tonnara, con “La maschera sarda, identità di un popolo” per discutere di identità sarda e delle maschere che, tradizionali del carnevale sardo, sono proprie delle comunità dei pastori e dei contadini della Sardegna. Alle maschere si riconosceva il potere di influire sulle sorti dell’annata agraria e sulla fertilità e per questo, malgrado l’aspetto impressionante, la loro visita era attesa e gradita. Interverranno, il sindaco di Stintino, Antonio Diana, i colleghi primi cittadini di Mamoiada, Luciano Barone, di Ottana, Franco Saba, e di Orotelli, Giovannino Marteddu, Mario Paffi, coordinatore del Museo delle maschere mediterranee di Mamoiada, Gian Paolo Marras, cultore della tradizione locale, e l’artista Tonino Loi.
Alla fine del convegno e dopo la visita alla mostra delle maschere del carnevale sardo, sarà inaugurato il presepe a grandezza naturale (composto da 90 statue) nel Porto Minori di Stintino: quest’anno include la nuova area tematica sull’identità sarda con sette sculture in pietra realizzate da altrettanti artisti sardi.
Sabato 10, alle 9 sempre al Museo della Tonnara, il convegno “Le sfide comuni, dallo scontro delle civiltà alla radicalizzazione religiosa”, che esamina i ruoli che religione e società civile possono avere nella lotta alla radicalizzazione. Interverranno ospiti in arrivo da Libano, Giordania e Tunisia: tra gli altri, il rettore dell’Università di Tunisi, H’maied Ben Aziza, e Sergio Giangregorio dell’Istituto di ricerca sui rischi geopolitici. (red)
(admaioramedia.it)