SORGONO, “Giornate FAI di primavera”. Sindaco Arru: “Importante vetrina per nostra comunità e intero territorio”

19 Marzo 2016

Fine settimana all’insegna della promozione artistico-culturale e della salvaguardia dei beni territoriali a Sorgono, con le “Giornate FAI di primavera”, giunte quest’anno alla 24^ edizione. Ad organizzare l’evento, che si protrarrà da oggi fino a domani, la delegazione provinciale dello stesso Fondo ambiente italiano, supportata dal contributo dell’Amministrazione comunale e delle associazioni locali.

Al centro del programma della due giorni, spiccano gli itinerari guidati alla Casa Museo Serra, al sito archeologico di Biru ‘e Concas e al santuario campestre di San Mauro (sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 17,30). A fare da ciceroni ai visitatori saranno gli studenti degli istituti superiori di Sorgono, Aritzo e Tonara. Non mancheranno, inoltre, iniziative collaterali legate alla caratteristica vestizione de “Is Arestes e S’Urtzu Pretistu” maschera tipica locale, all’esibizione del coro polifonico Santu Maru e del gruppo folk sorgonese (domani alle 17,30). Aperti al pubblico anche il Museo dei segni sul legno e la mostra di pittura moderna (oggi e domani dalle 10 alle 18,30). Importante anche lo spazio dedicato agli ambiti enogastronomico ed artigianale, grazie a delle esposizioni di produttori della Barbagia-Mandrolisai. I più curiosi troveranno nella piazza centrale del paese, un punto informazioni a cura della Pro Loco e dell’associazione amici Antonio Gramsci.

“Si tratta di un’importante iniziativa volta a promuovere non solo il nostro comune, ma anche l’intero territorio. – spiega Giovanni Arru, sindaco di Sorgono – E’ un motivo di grande orgoglio l’essere stati scelti dal Fai, insieme ai centri di Cagliari, Alghero e Palau. L’obiettivo resta quello, di valorizzare il vasto patrimonio storico-culturale e le bellezze naturali che ci circondano. La nostra amministrazione comunale ha voluto fortemente coinvolgere tutti i comuni zonali nel seguente appuntamento, dando un giusto spazio agli operatori enogastronomici ed artigiani. Un apprezzabile ruolo verrà giocato dalle rappresentanze di studenti degli istituti superiori locali e territoriali, che si renderanno disponibili a guidare i turisti nella casa Museo Serra, al santuario di San Mauro e nel sito di Biru ’e Concas. Si tratta di un modo per riavvicinare i giovani alla cultura, rendendoli consapevoli dell’importanza di queste iniziative. Fondamentale nell’organizzazione della manifestazione, si è rivelato il contributo e l’impegno delle associazioni sorgonesi, dell’Arst e della Regione. Si spera che partendo da vetrine come questa, si possa assistere ad un rilancio delle zone interne”.