Dalla Cisl, impegnata a Chia nel XII° congresso regionale che domani riconfermerà Ignazio Ganga alla guida del sindacato cattolico, arriva un appello all’unità per ridisegnare il futuro dell’Isola e invertire la rotta in un momento drammatico per la Sardegna. Nella relazione del segretario Ganga, che oggi ha aperto il congresso all’hotel Chia Laguna di Domusdemaria alla presenza del numero uno nazionale del sindacato Annamaria Furlan è emerso con nettezza il momento difficile attraversato dalla Sardegna. Un dato su tutti: 450 mila tra disoccupati o inoccupati, con un numero impressionante di Neet, ragazzi che non studiano né lavorano: 81 mila.
La ricetta proposta dal segretario regionale della Cisl è fatta di cinque elementi in grado di per sostenere lo sviluppo: “la disponibilità di saperi e quindi delle fabbriche di conoscenze; buona accessibilità al credito; energia a basso prezzo; un sistema di servizi pubblici efficiente e radicato sul territorio; un sistema di trasporti dinamico e a costi competitivi“.
La sfida è dunque quella di ridisegnare insieme il futuro della Sardegna perché il cambiamento non sia limitato solo una élite di privilegiati, ma tutte le fasce sociali.
“La Giunta è pronta ad aprire un confronto con i sindacati sulla nuova organizzazione dell’amministrazione regionale, un processo da portare a termine nei prossimi mesi con la massima determinazione e con il contributo di tutti”, ha detto l’assessore agli Affari Generali e al Personale Filippo Spanu intervenuto insieme alla collega all’Industria Maria Grazia Piras.
Spanu ha auspicato il superamento della legge 1 del 1977 che regola l’organizzazione amministrativa delle Regione sarda per dare un segnale di reale rinnovamento. “La riforma della Regione ha avuto un primo parziale compimento con la legge 24 del 2014 ma occorre andare avanti e concludere un percorso di riforma fondamentale per garantire una maggiore efficienza alla macchina amministrativa”, ha detto. “In questa fase abbiamo avviato la stagione dei concorsi e il confronto con i sindacati sul nuovo contratto dopo molti anni di blocco”. L’esponente della Giunta ha poi sottolineato che “è necessario, per dare migliori risposte a cittadini e imprese, decentrare, per quanto possibile, l’attività degli uffici e rafforzare la presenza della Regione nelle zone interne”.
“Ho apprezzato la relazione del segretario della Cisl che ha voluto mettere al centro del suo intervento i temi dello sviluppo e della crescita legati al settore industriale e al consolidamento del tessuto produttivo isolano”, ha aggiunto l’assessore Piras -. Si tratta degli stessi temi sui quali la Giunta è intervenuta in questi tre anni di governo. Siamo soddisfatti che il sindacato abbia colto lo sforzo compiuto dall’Esecutivo per ridare slancio agli investimenti, in particolare sull’energia, il metano e la competitività delle imprese, condizione essenziale per lo sviluppo della Sardegna. Compito del sindacato – ha aggiunto – è anche quello di spronare la politica a fare sempre meglio. Noi abbiamo accettato la sfida e i risultati finora ottenuti, a partire dalla riforma sulla Semplificazione burocratica e amministrativa, sono un contributo prezioso per la rinascita della nostra regione“. (red)
(admaioramedia.it)