SICUREZZA, Vallascas (M5S): “Inadeguati e ridicoli strumenti contro intimidazioni ad amministratori locali”

Negli ultimi anni, in Sardegna, il fenomeno degli atti intimidazioni contro Sindaci ed amministratori locali ha avuto una recrudescenza: dall’inizio del 2014 sino a oggi, secondo i dati forniti dal Viminale, sono stati denunciati 259 atti intimidatori, prevalentemente in provincia di Cagliari (47%) ed in provincia di Nuoro (38%), a seguire Sassari (7,5%) ed Oristano (7,5%). Vittime soprattutto i sindaci (46%), poi i componenti delle giunte (13%), i consiglieri comunali (13%) ed i candidati alle elezioni (7%). Mentre, l’11 % degli episodi ha interessato beni di appartenenza degli enti locali.

Nonostante questi dati preoccupanti, evidenzia il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, che ha presentato un’interrogazione parlamentare sul tema, «il Ministero, peraltro con molta lentezza, ha istituito presso il Viminale un Osservatorio permanente che ha il compito di monitorare il fenomeno e di scambiare informazioni tra Stato ed enti locali. Un palliativo che, anche a detta di molti amministratori locali, non avrebbe nessuna efficacia nel contrastare gli atti intimidatori. Un osservatorio per studiare il fenomeno e una rete di videosorveglianza regionale che peraltro copre solo un terzo dei comuni sardi sono troppo poco per garantire la sicurezza degli amministratori locali».

«La realtà – ha aggiunto Vallascas – è che sindaci e amministratori locali sono spesso l’ultimo avamposto in un contesto in cui Stato e Regione sono assenti. Stiamo parlando di territori spesso isolati che sono stati privati di servizi e importanti luoghi di sviluppo e costruzione della vita sociale, come scuole, presidi sanitari, poste e caserme delle forze dell’ordine. Gli amministratori si trovano ad operare senza risorse finanziarie a fronte di un aumento eccessivo di competenze e responsabilità. Scenario che connota un malessere generalizzato». (red)

(admaioramedia.it)

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