Cresce la protesta contro il progetto del Governo nazionale che prevede una riduzione dell’attuale organico delle Forze di Polizia e delle Istituzioni che offrono un servizio ai cittadini: 43.000 unità complessive in meno e 18.000 nella sola Polizia di Stato.
Tra le conseguenze anche la chiusura di 23 Prefetture, tra cui quella di Oristano, ed il declassamento di altrettante Questure nelle stesse sedi. Per manifestare il proprio dissenso, in vista della manifestazione nazionale del 15 ottobre a Roma, insieme alle altre forze di Polizia ed ai Vigli del fuoco, il Sindacato autonomo di Polizia (Sap) ha organizzato una manifestazione in ogni provincia insieme al suo segretario generale Gianni Tonelli, che questo pomeriggio, alle 16, sarà a Cagliari davanti al Consiglio regionale.
“Il cittadino non si è ancora reso conto del danno che subirebbe in termini di servizi a lui resi e sicurezza del territorio dove abita – ha sottolineato Gian Cosimo Masala, segretario regionale Sap – Una Questura, seppur minore come quella di Oristano, prevede un organico doppio rispetto ad un ufficio di rango minore qual è il Commissariato, dunque è chiara la diminuzione di controllo che subirà il territorio. Tutto ciò avviene nel momento peggiore, ossia quando continuano a pervenire minacce terroristiche e si intensifica il fenomeno dell’immigrazione dall’Africa, senza purtroppo avere, per contro, strumenti legislativi ed uomini per tenere sotto controllo tali eventi perturbatori dell’ordine e della sicurezza pubblica”.
Tra le conseguenze della carenza di organico il Sap ricorda la chiusura della Polizia Ferroviaria di Cagliari negli orari serali e notturni, la chiusura di Commissariati, il ridimensionamento della Polizia Postale ed i pesanti turni per i poliziotti impegnati per gli sbarchi degli immigrati: “Qui in Sardegna – ha aggiunto Masala – soprattutto all’interno, ci sono voluti lunghi lavori parlamentari e di intelligence per sconfiggere fenomeni quali il banditismo ed i sequestri di persona. Tutto questo grazie al potenziamento degli apparati investigativi ed al presidio del territorio; vogliamo cancellare questa conquista abbassando la guardia per favorire il riacutizzarsi della criminalità?”
Proprio oggi, il Consiglio regionale discute due mozioni che riguardano l’ipotesi di chiusura della Prefettura di Oristano, che andrebbe accorpata coi quella di Nuoro ed il Sap si rivolge all’Assemblea regionale con alcune considerazioni: “Chiediamo alla politica di non dimenticare le dinamiche che avevano condotto all’istituzione di diversi uffici di polizia e presidi dello Stato in funzione della vastità e dei problemi dell’Isola. La difficile situazione legata ai sequestri di persona, alle rapine che imperversavano sul territorio, nonché la frequentazione delle coste da parte di personaggi in vista nel mondo economico, possibili bersagli della criminalità organizzata, avevano portato al potenziamento dell’apparato sicurezza. Per questo ci opporremo ai tagli coinvolgendo il cittadino-elettore per tutelare i suoi diritti”. (red)
(admaioramedia.it)
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