in nome della nostra vecchia amicizia e in qualità di cittadino cagliaritano, che da poco meno di 18 anni ha rappresentato la Sardegna e la città di Cagliari in Parlamento, ti scrivo per rappresentarti la difficile situazione su fronte della sicurezza che decine di cittadini mi segnalano. Sono stati numerosi gli appelli dei sindacati di polizia per il rafforzamento del personale sul territorio, ed in particolare della Squadra volanti della Questura del Capoluogo, che nell’ultimo periodo hanno dovuto lottare contro la carenza di risorse e mezzi proprio sul fronte della prevenzione ai reati predatori, dello spaccio di stupefacenti e agli atti vandalici. Reati che in città, nell’ultimo periodo sono aumentati enormemente. Mi soffermo per adesso solo a quanto emerso direttamente dalla Polizia di Stato, direttamente alle tue dipendenze. A questo aggiungo l’appello al Prefetto, di cui certamente sei a conoscenza, di don Marco Lai, responsabile diocesano della Caritas e parroco della chiesa di Sant’Eulalia, nel quartiere della Marina, il cuore della città, la vetrina della città sul porto e prima tappa dei turisti che sbarcano dalle navi da crociera. Don Lai ha denunciato il crescente stato di abbandono e l’arretramento delle forze di polizia nel quartiere, diventato territorio riservato a bande di stranieri, al racket, allo spaccio ed alla prostituzione. Risse, arresti per spaccio e aggressioni sono quotidianamente sulle cronache cittadine. Abbiamo sotto gli occhi il triste spettacolo quotidiano del ‘buco’ degli eroinomani all’interno delle pertinenze e addirittura dentro i reparti dell’ospedale di Is Mirrionis, le aggressioni ai pazienti, i quotidiani incendi, nottetempo, delle auto parcheggiate sulla pubblica via.
Il Questore ed il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, ribadendo la forte intesa tra le Forze di Polizia, hanno voluto lodevolmente dare un segnale forte alla città rafforzando la presenza delle pattuglie nel quartiere, anche con il servizio alternato settimanalmente di una stazione mobile e aumentando la silenziosa ed efficace presenza con personale in borghese. Devo dire con buoni, ma non sufficienti, risultati. Ma questo non basta. I sindacati di polizia denunciano il paradosso della chiusura notturna del posto di Polizia Ferroviaria, dalle 20 alle 8 del mattino, in un’area, quella appunto della Stazione ferroviaria, che ricorderai nelle tue visite è il cuore della città, in piazza Matteotti, ad alta densità di crimini. Ancora in Questura dopo la carenza di agenti, nonostante il rafforzamento con quelli del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta, spostati in città, si registra un numero insufficiente di auto in dotazione alla Squadra volante. Paradossalmente gli equipaggi sono in numero superiore alle auto. Al turno ‘smontante’ altri agenti ‘montanti’ devono attendere le auto al rientro, lasciando inevitabilmente scoperte alcune finestre temporali nelle quali la città non ha controllo. Alla carenza delle forze di polizia coordinate dal tuo Ministero si aggiunge quella della Polizia locale sempre più in difficoltà con uomini e mezzi, che non riescono a coprire le necessità quotidiane.
I quartieri di Is Mirrionis, San Michele e Sant’Elia, il Cep-Fonsarda e la Marina, sono zone ad alta densità criminale, per fortuna di piccolo cabotaggio, ma che comunque genera una sensazione di insicurezza nei cittadini che sta diventando preoccupante. E’ vero che le auto in servizio sono aumentare, e ora girano quattro equipaggi della Squadra volanti e altrettanti della Radiomobile dei Carabinieri, due della Guardia di Finanza, ma ciò non ha inciso significativamente sulla sicurezza della città. Ti ricordo anche che la Polizia locale sta pagando più di altri settori i tagli alle pubbliche amministrazione, e tropo spesso viene sottovalutata e mortificata la sua incontestabile valenza di corpo di polizia direttamente a contatto con il territorio. Non voglio solo esternarti i fatti, che comunque preoccupano i cittadini, ma ti ricordo quella vecchia idea che tra colleghi per anni portammo avanti di creare la sperimentazione del coordinamento unico della quattro forze di polizia (Carabinieri, Polizia di stato, Guardia di finanza e Polizia locale), attraverso una centrale operativa unica, e mi permetto di segnalarti che Cagliari potrebbe essere il luogo adatto per avviare un laboratorio primo in tutta Italia. Ti chiedo pertanto, vista la difficoltà dei Corpi di Polizia, di potertene occupare prontamente e, pur capendo le difficoltà economiche del tuo Ministero, di intervenire personalmente al riguardo. Con sempre immutata stima.
Piergiorgio Massidda
(admaioramedia.it)
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