Durante un controllo in un’officina di Sestu, gli agenti della squadra di Polizia giudiziaria della Stradale di Cagliari hanno trovato motori, parti di auto ed un numero imprecisato di pezzi di ricambio. Poi, abbandonati su terreno sterrato senza alcun tipo di precauzione, anche ingenti quantitativi di materiale ferroso di ogni genere, cavi elettrici, pneumatici di auto, nonché oli esausti. Infine, diversi propulsori di autovetture di provenienza furtiva. Dagli accertamenti effettuati si è anche rilevato che alcuni motori appartengono ad auto tutt’ora circolanti con altri propulsori ed è in corso di accertamento la reale provenienza, non escludendo che tali propulsori possano essere anch’essi di provenienza furtiva.
Numerose anche le targhe di auto appartenenti a veicoli rubati o a veicoli sottoposti a sequestro amministrativo per violazione delle norme sull’assicurazione dei veicoli. Perciò, non è escluso che i proprietari delle auto, destinatari dei provvedimenti di confisca, abbiano utilizzato l’officina per disfarsi di veicoli ed ottenere così un vantaggio economico prima che divenisse definitivo il provvedimento, sottraendo così risorse alle casse dello Stato.
La struttura composta da un capannone e adibita ad officina ed autodemolizione era svolta dal titolare, C.A. 52enne, senza alcuna autorizzazione. Al momento del controllo erano presenti anche altre persone e sono in corso accertamenti per valutare le loro eventuali responsabilità nell’attività. L’intera aerea ed il capannone sono stati sottoposti a sequestro ed il titolare denunciato per riciclaggio, esercizio abusivo di attività di officina e per violazione delle norme ambientali. Gli accertamenti sul materiale sottoposto a sequestro potrebbero accertare anche altri reati. (red)
(admaioramedia.it)
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Giovanni Antonio Sechi
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