E’ certamente più facile manifestare contro e, seppure in calo di partecipazione, gli ‘antimilitaristi’ sono riusciti a conquistare ancora qualche spazio sui media grazie agli incidenti verificatesi davanti alla Base di Decimomannu. Seppure, i tempi delle manifestazioni ampiamente partecipate, con tanto di bandiera da sventolare, come quella di Capo Frasca, sembrino già lontani.
Meno prevedibile l’iniziativa del sindaco di Decimoputzu, Ferruccio Collu, che ha preso carta intestata del Comune ed ha scritto a tutti i sindaci della Sardegna. Per oggetto una “marcia a sostegno e a favore delle servitù militari e dei poligoni militari”, programmata per lunedì 29 giugno, con partenza alle 9.30 da piazza Municipio a Decimoputzu ed arrivo alla Base aeronautica di Decimomannu.
“Da parecchi mesi – ha scritto Collu – si sta verificando un attacco mediatico a senso unico, da parte della stampa regionale e di alcune associazioni antimilitariste, volte a screditare e mettere in cattiva luce tutte le strutture al servizio delle Forze armate italiane e della Nato. Esse rappresentano per il popolo italiano un baluardo per garantire la pace e un sostegno per tante iniziative a tutela dei più deboli, oltre a rappresentare una fonte di reddito diretto e indiretto per il nostro territorio, martoriato da una crisi senza precedenti, dove è compito dell’amministratore locale porre rimedio ai troppi errori della nostra classe politica.”.
Il Primo cittadino di Decimoputzu ha lamentato anche lo scarso ascolto dei governi, nazionale e regionale, nei confronti di quelle Amministrazioni locali che, attraverso delibere dei Consigli comunali, si sono espresse a favore delle servitù militari. La marcia, secondo Collu, sarà utile per “far valere le ragioni della stragrande maggioranza dei cittadini sardi”. (fm)
(admaioramedia.it)
21 Comments
Romano
Purtroppo le iniziative della maggioranza silenziosa, adusa a comportamenti corretti e civili, vengono ripresi poco dai media che godono quando possono mettere dei titoli scioccanti. I fancazzisti degli antimilitaristi di professione, cercano gli scontri con la polizia utilizzando la bandiera della pace, buona per ogni occasione (di gay pride, alle polveri sottili, agli inquinamenti provocati anche da loro), per darsi una parvenza di buonismo e di pacifismo, quando invece cercano sempre di insultare e offendere a parole e fisicamente i difensori dell'ordine i quali, poverini, devono subire pestaggi e ferite varie, senza poter dare delle segnali legnate a quelle teste vuote coperte come classici vigliacchi che non hanno il coraggio di mostrarsi da uomini.
Putzesu
Ognuno è libero di manifestare le proprie idee, ed ogni cittadino è libero di criticarle e contro manifestare. Questo sindaco come altri purtroppo hanno memoria corta e una visione ormai superata. Le servitu' stesse sono superate, roba da guerra fredda e da militaria vintage anni 80 insomma. Ci dovrebbero quindi speigare quali sono i vantaggi che portano queste basi ormai di fatto Vuote. Quanti posti di lavoro e cosa producono nei loro territori. Terre strappate all'agricoltura, anzi mi correggo, terre svendute per una manciata di indennizzi che spesso non sono mai abbastanza.
Ma al di là dei vantaggi bisognerebbe verificare quali sono gli svantaggi in termini di inquinamento, di produzione agricola che non esiste piu', di modello economico che ha prodotto solo Giovani che fuggono. Dove sarebbero questi benefici?. Mentre il Sistema Sardegna non esiste, perchè agricoltura, turismo, beni culturali, pastorizia, ambiente, produzione non sono l'uno collegato all'altro, questi sindaci sventolano bandierine attacchi alle Servitu' militari. Semplice non hanno una nuova Idea dei loro territori, non sanno amministrarli, non sanno trasformarli in luoghi interessanti.
In quanto poi alla mistificazione dei media riguardo la scorsa manifestazione, non c'è niente da dire solo vergogna per chi ha manipolato le informazioni. I creduloni ci sono cascati pure. Bonu pro si fetzat. Decimoputzu non è tutta a favore e lo dimostrerà.
max
Ancora con queste storie? Se in Sardegna le varie industria, agricoltura, pastorizia, turismo etc. non producono ricchezza e sono sottosviluppate, la COLPA é di varie generazioni di politici e sindacalisti sardi ma anche nazionali. Le servitú militari sono (a livello estensivo irrisorie rispetto ai 24090 km quadrati dell'isola) un bene. PORTANO SOLDI, la sola brigata sassari "paga" più o meno 5000 stipendi tra militari e civili (ci campano 10000/15000 persone tra i familiari) lo stato gli indennizzi, tardi ma li paga! Grazie a quattro babbei, la nato e i suoi dollari si sposta in sicilia e puglia.
POI MI DOVETE SPIEGARE come fanno certe regioni del ricco nord ad avere una presenza militare molto maggiore… il piccolo friuli (grande come la ex provincia di cagliari) ha 3 brigate, ariete, julia e pozzuolo, migliaia di uomini.ha 7 poligoni militari, l'aves e l'aeronautica. Ha pure la base aerea americana di aviano! Lì i sindaci sono andati in piazza per salvare le basi e i milioni di euro che piovono dai militari. La serracchiani (presidente regionale) ha fatto comizi a favore delle caserme. Ma di cosa stiamo parlando?Pigliaru dimettiti, le ricche lombardia/piemonte/veneto guadagnano dai militari (tutti del sud) e la Sardegna ne potrebbe avere 1000 in piu. 1000 stipendi! Sardi svegliatevi e W quel sindaco!
Sardo vero
Max, approvo il tuo commento.
I sindaci che si sono ritirati dalla manifestazione dimostrano la loro felloneria ed il servilismo vero la Giunta Pigliaru, a sua volta sottomessa ai voleri del governo romano. Purtroppo anche la stampa locale ha dimostrato servilismo con articoli di scherno verso i sindaci che ragionano per il bene dei loro cittadini e della Sardegna. Pietosa poi la scusa di coloro che guardano solo al loro territorio comunale, senza vedere i benefici per tutta la Sardegna anche con le basi che stanno al di fuori dei loro confini territoriali e delle loro limitate mentalità.
Stefano
Approvo i vostri commenti, in particolare quelli di Max e Putzesu. Avete toccato il problema dell'alternativa alle basi, che non c'è. Siamo ostaggi della cattiva burocrazia e dell'inerzia di molti politici. Vorrei in particolare che il poligono di Teulada esistesse per sempre.
Se avete un po' di tempo vi invito a vedere lo scempio che è stato fatto a Teulada, dove non ci sono le servitù: a Tuerredda parcheggi solo a pagamento (a me hanno fatto pagare anche sulle strisce bianche) e attività sulla spiaggia che è peggio di Rimini. A Porto Tramatzu lo stesso con favoritismi ai "signori" del posto. Prima ancora hanno chiuso, credo in modo illegale, la baia di Capo Malfatano, finito con le barche e con la frequentazione della zona. Gli scivoli più "vicini" adesso sono a Calaverde e Porto Budello. Capo Teulada è l'unica servitù della Sardegna per cui ritengo che sia meglio così, che rimanga. Preferisco vedere quel meraviglioso lembo di Sardegna così come il Signore l'ha fatto, piuttosto che vederlo ridotto tipo riviera romagnola.
Romano
Ha ragione Stefano, grazie alla base militare quelle spiagge sono rimaste come natuta le ha fatte. Quelli che ci vanno, nelle zone non off limits, ne parlano con ammirazione e se si deve uscire prima che chiudono i cancelli, all'imbrunire, non sarebbero stati più tali se fossero stati alla libera disponibilità dei signorotti locali che hanno rovinato Tuerredda e le spiagge indicate da Stefano.
Purtroppo, Stefano, gii antimilitaristi hanno l'appoggio del direttore del principale quotidiano dell'Isola, simpatizzante dei Gay Pride, delle manifestazioni di tutte le manifestazioni comunque sotto il mantello della bandiera arcobaleno, e di tutti i fratelli di colore, che il governo ci regala per riequilibrare con loro lo spopolamento della Sardegna e le poche nascite dai genitori sardi.
Stefano
Sì. E per riprendere ciò che hai scritto all'inizio, c'è una pecentuale di persone che sono contro a prescindere da tutto. Sono contro tutto quello che non possono controllare. So che Anthony Muroni è una persona interessata, ma tieni presente che per nostra fortuna, al di fuori dell' Unione Sarda, non ha grandi spazi e il pluralismo dell'informazione ci salva.
Sull'affare di Capo Malfatano ne avrei da dire, negli ultimi due anni mi sto convincendo che ci siano da fare uno o due esposti, vedrò. Intanto il complesso ricettivo che volevano fare, beffandosi il Comune di Teulada del limite delle volumetrie, per fortuna è stato stroncato dalla magistratura. Sicuramente ti ricorderai della vicenda. Il discorso dello spopolamento è una nota dolentissima. E a tal proposito, l'eventuale dismissione delle basi, porterebbe ad offrire lavoro ai sardi che sono in partenza o che sono fuori? Le amministrazioni riuscirebbero a mettere in piedi una sistema in grado di aiutarci fra di noi? Di essere protezionista nei confronti dei sardi? Domanda retorica
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