“Bisogna fare chiarezza sulle effettive ricadute per il territorio dell’accordo Stato-Regione sulle servitù militari. Il risultato dell’intesa non è sicuramente la svolta attesa da tempo, perché non rispetta la volontà del Consiglio regionale”. E’ il dubbio manifestato dal capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu, dopo il voto favorevole dell’Assemblea di via Roma e la firma congiunta sul documento, la scorsa settimana al Ministero della Difesa, del ministro Pinotti e del presidente Pigliaru.
“Per esempio, il caso di Porto Tramatzu sul litorale di Teulada – ha aggiunto Rubiu – con l’utilizzo della spiaggia ormai in uso da anni senza che sia stato necessario l’accordo Regione-Governo sulle servitù militari. In realtà, l’impegno del Consiglio regionale, indirizzato al presidente Pigliaru, indicava alcuni capisaldi: il rientro dei militari sardi nell’Isola, le bonifiche delle aree militari dismesse e il Siat, un elemento determinante per la riduzione delle aree utilizzate a Teulada. Il documento non raggiunge nessuno di questi obiettivi, con un dietrofront rispetto alla volontà della massima assemblea”. (red)
(admaioramedia.it)