“Abbiamo lavorato a lungo e con grande impegno per quest’intesa, che riduce concretamente, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo gli impatti della presenza militare sul nostro territorio”. Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dopo aver firmato con il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il Protocollo d’intesa sulle servitù militari.
“Sono problemi aperti da oltre quarant’anni a causa di uno Stato centrale che per troppo tempo è stato colpevolmente distratto nei confronti della Sardegna – ha aggiunto Pigliaru – Con questo accordo abbiamo cambiato la prospettiva su questo fronte e abbiamo posto le basi per un nuovo rapporto con la Difesa. È il primo passo concreto, senza alcuna contropartita da parte della Regione, verso il riequilibrio che avevamo chiesto fin da principio, forti anche del mandato ricevuto dal Consiglio regionale. Lungo il percorso è stato fondamentale il sostegno dei deputati sardi, così come quello dei Sindaci dei Comuni maggiormente oberati dalle servitù, con cui abbiamo condiviso subito i risultati ottenuti, e che infatti oggi erano con noi a Roma”.
“Questa intesa contiene un cronoprogramma che definisce i tempi certi entro i quali le parole devono diventare atti concreti. Ci siamo impegnati, Governo e Regione, a realizzare questa trasformazione con regole chiare e tempi certi così che tutti possano verificare, giorno dopo giorno, ogni fase del processo. Da parte nostra, faremo di tutto perché ogni virgola di quanto abbiamo sottoscritto venga realizzata nei tempi più rapidi possibile”.
Insieme al presidente Pigliaru, in occasione della firma a Roma, anche alcuni sindaci dei Comuni dove si registra la presenza militare e che dovrebbero verificare maggiormente i risultati concreti dell’intesa. (red)
(admaioramedia.it)