Il Cagliari getta al vento un’ottima occasione per portare a casa almeno un punto dall’insidiosa, ma non proibitiva, trasferta di Bergamo. E lo fa nella maniera più dolorosa: con un gol subìto in pieno recupero. Sull’overtime ci sarebbe qualcosa da recriminare (l’arbitro Orsato dovrebbe spiegarci che cosa l’ha indotto ad accordare 6 minuti di recupero in una partita del genere), tuttavia lascia l’amaro in bocca l’aver lasciato l’ex di turno, il gasatissimo Pinilla, solo e indisturbato al centro dell’area. Il cileno ha raccolto un bel cross dalla sinistra (complimenti ad Avelar: oggi non ne ha azzeccata una) e ha confezionato una stupenda rovesciata, riuscendo a tirare di collo pieno in posa plastica. Fine delle trasmissioni e tutti a casa.
Nell’azione che ha deciso l’incontro, colpa grave ha avuto il solito, ineffabile Ceppitelli, subentrato a Benedetti nel corso della ripresa. È vero, rientrava da alcune settimane di inattività, ma il ruolo del “bell’addormentato” ormai gli è sin troppo abituale. E questo, a lungo andare, sta nuocendo terribilmente alla squadra. È un vero peccato perché, senza nulla togliere all’acrobatica conclusione di Pinilla, il Cagliari avrebbe meritato il pareggio. Non c’è dubbio. L’Atalanta aveva vinto immeritatamente già nella gara d’andata, e con questa ha raccolto 6 punti che fanno la differenza in classifica. Per i rossoblù resta l’amarezza di una gara condotta spesso con il piglio di chi ha la consapevolezza nei propri mezzi, tuttavia è mancato qualcosa in zona gol: troppi egoismi e poco pragmatismo.
Intanto, a poche ore dalla fine del calciomercato di riparazione, la società è ancora in movimento. La Roma si è assicurata Victor Ibarbo (3 milioni subito, 9 milioni a giugno) dopo Nainggolan e Astori, che vedremo al Sant’Elia domenica prossima. Tutto sommato, è meglio così. Per tutti: di certo per il giocatore colombiano, forse per la Roma, sicuramente per il Cagliari che ha bisogno di concretezza e non di giocatori che si divertono a dribblare gli avversari e, talvolta, se stessi. È in arrivo l’attaccante esterno Paul Josè M’Poku. La formula è quella del prestito oneroso con diritto di riscatto. M’Poku è nato a Kinshasa (Congo) nel 1992. Trasferitosi con la famiglia in Belgio quand’era ancora un bambino, è cresciuto nelle giovanili dello Standard Liegi. Nel 2008 si è trasferito al Tottenham e due anni più tardi è stato ceduto in prestito al Leyton Orient. Nel 2011 è tornato allo Standard. Ha giocato in tutte le Nazionali giovanili belghe (con l’Under 21 ha segnato 4 gol in 18 partite).
In tutta franchezza, avremmo preferito un bravo centrale difensivo, da affiancare a Gonzalez non appena quest’ultimo lascerà la fascia destra a Balzano. Ma, salvo sorprese dell’ultima ora, la rosa resterà questa. Non resta, perciò, che continuare a lavorare con l’intensità mostrata in queste settimane, cercando di curare alcuni aspetti tattici e tecnici che sono i veri fattori limitanti della formazione allenata da Zola. La corsa verso la salvezza, purtroppo, è ancora lunga. E le dirette concorrenti non stanno a guardare.
Arrogutottu
(admaioramedia.it)