Nei giorni scorsi, il presidente Pigliaru aveva annunciato, insieme all’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, l’invio di una lettera a 222 tra sindaci e amministratori provinciali per comunicare che, dopo una ricognizione delle esigenze su tutto il territorio, stanno partendo gli investimenti in edilizia scolastica per il 2015: oltre 51 milioni di euro per messa in sicurezza, manutenzione e rinnovamento di arredi ed attrezzature degli edifici scolastici e 14 progetti pilota per la realizzazione di ‘Scuole del nuovo millennio’, con architettura correlata alla didattica. Prevedendo tra agosto e settembre oltre 500 interventi per i 222 enti locali destinatari della lettera in due tranche: la prima coinvolge 169 enti locali per un totale di oltre 26 milioni di euro; la seconda, finanziata attraverso i mutui regionale e statale, riguarda 53 enti ed impegna quasi 25 milioni di euro a partire dai primi di settembre. “In giorni di difficoltà per la scuola italiana – ha detto Pigliaru – la Sardegna porta avanti un piano imponente e organico sia sul fronte dell’edilizia scolastica che su quello dell’insegnamento, per rendere le scuole luoghi all'altezza delle potenzialità dei nostri ragazzi e dei loro educatori”.
"La Giunta fa lo spot e poi lascia ai sindaci il compito di districarsi nel ginepraio in cui li ha infilati – ha replicato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia – Mentre nei comunicati stampa l'esecutivo parla di tempi stretti, con primi interventi da compiere tra agosto e settembre, nei fatti si limita a mandare una letterina di ferragosto ai sindaci, più o meno ad un mese dall'inizio dell'anno scolastico, ma rinvia ‘alle prossime settimane’ l'adozione degli atti di delega, e afferma di dover risolvere ancora diversi aspetti amministrativi e diverse criticità. La curiosa missiva prosegue con un ‘Ora è il tuo turno’. Tradotto dal ‘pigliarese’ significa che il sindaco è fregato: non ha ancora ricevuto la delega, ma deve partire e fare tutto entro settembre. Altrimenti sarà additato come responsabile del ritardo al posto di una Giunta che invia letterine per dare l'impressione all'opinione pubblica di aver ultimato un iter che invece è ancora in capo alla Regione. Considerato che a settembre si torna sui banchi di scuola e che la posta di Pigliaru è arrivata solo a metà agosto, quale tipo di gara consentirebbe ai sindaci di realizzare i lavori entro poche settimane senza rischiare l'arresto? Come si può pensare che gli studenti al suonare della prima campanella possano entrare in scuole più confortevoli e sicure? Si vuole forse costringere i sindaci a usare risorse proprie, mentre ancora aspettano dalla Regione la definizione degli spazi finanziari a loro disposizione? Quanto dovranno aspettare per l'arrivo degli atti di delega? Insomma, ancora una volta la Giunta produce annunci, procede in maniera confusa e crea i presupposti per scaricare su altri eventuali responsabilità". (red)
(admaioramedia.it)
5 Comments
Chris Chris
Impegnato? ???? Ho i miei dubbi! Si fanno lavori che dopo poco tempo crollano! Più controlli! Sanzioni severe per chi controlla e fa i lavori! Basta speculare!
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