Arriva anche in Sardegna il programma nazionale “Frequenza200” contro l’abbandono scolastico di WeWorld, ong che si occupa di garantire i diritti dei bambini e delle donne più vulnerabili in Italia e nel Sud del Mondo.
L’obiettivo è quello di prevenire e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e più in generale quello di migliorare la qualità dell'istruzione dei ragazzi di età compresa tra i 10 e i 15 anni, attraverso un modello già funzionante in altre sette regioni italiane.
La dispersione scolastica in Italia ha assunto dimensioni allarmanti, ponendola in fondo alla classifica europea: il 17% di ragazzi abbandonano gli studi (l’11,9% in Europa), contro il 9,9% della Germania o il 9,7% della Francia. Divario che aumenta se guardiamo alle regioni del sud ed alle Isole, che sono ben lontane dalla media europea: Sicilia con il 24,8%, Campania 21,8%, Puglia 17,7% e la Sardegna al 25,5%. Purtroppo, la crisi economica rischia di compromettere i passi in avanti fatti dal 2000, quando l’abbandono era al 25,3%. Comunque, l’Italia è ben lontana dagli obiettivi della strategia di Europa 2020 nel campo dell’istruzione: riduzione al di sotto del 10%. La Sardegna è una delle regioni con il maggiore tasso a livello nazionale e le zone coinvolte nel progetto, che lavora con insegnanti, bambini e famiglie, sono quelle che hanno i dati peggiori: Cagliari (quartiere Sant'Elia), Guspini, Isili e Serri.
Le principali azioni previste sono l’organizzazione di un servizio doposcuola multiterritoriale, di attività di sostegno scolastico, laboratori artistici e ricreativi, attività rivolte alle mamme, sportelli di ascolto psicopedagogico, laboratori motivazionali e socio-affettivi, attività di ‘peer education’ rivolte agli insegnanti e alle comunità coinvolte. Insieme agli operatori degli enti che promuoveranno l’iniziativa verranno coinvolti nelle attività tirocinanti e volontari. Il progetto, realizzato da WeWorld, ha come partner locale l’associazione d’imprese tra la Cooperativa sociale La Clessidra e la Fondazione Somaschi. (red)
(admaioramedia.it)
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Angela Bebbere
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