Al termine della riunione della Delegazione regionale dei direttori degli Uffici diocesani di pastorale sociale e del lavoro, i vescovi sardi in un documento hanno detto un no deciso all'ipotesi di realizzare il deposito unico nazionale per i rifiuti nucleari in Sardegna: «Sarebbe una servitù insopportabile, che rischia di infliggere all'Isola un colpo mortale alla sua naturale e indispensabile economia agro-pastorale e turistica».
«Si eleverebbe – prosegue il documento – un'ulteriore barriera alla creazione di quel futuro più dignitoso e sicuro che la società sarda attende ormai da tempi troppo lunghi. Ci si attende che una presa di posizione chiara e decisa non sia riconducibile solo ad alcune componenti partitiche, sindacali e associative, ma goda della partecipazione consapevole e attiva di ogni compagine impegnata nell'animazione culturale, politica e sociale. I problemi relativi all'ambiente sono di tutti e non solo di alcuni. Le stesse comunità cristiane sono sollecitate, soprattutto in questi giorni che precedono la Santa Pasqua, a favorire la riflessione, l'azione e la preghiera affinché in ciascuno si sviluppi il senso di responsabilità nella custodia del creato e nel realizzare i presupposti per un'esistenza salubre e serena da assicurare alle future generazioni.» (red)
(admaioramedia.it)