Come era facilmente prevedibile, ad aprile a ridosso di importanti elezioni amministrative, Renzi, rinunciando alla sua passione per l’annuncismo, aveva rinunciato a dire quali aree siano state considerate idonee ad ospitare il Deposito Nazionale delle scorie nucleari. Quelle contenute nell’ormai famigerata Carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi), proposta da Sogin (Società gestione impianti nucleari, responsabile per lo Stato dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) e poi approvata dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). I ministri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente avevano dribblato il problema con una nota congiunta: “Non è stata scelta ancora alcuna area per il deposito delle scorie nucleari. La procedura per definire il luogo che dovrà ospitarlo segue fin dal suo avvio un iter trasparente e aperto al massimo coinvolgimento di cittadini e istituzioni locali”. Senza indicare un’altra data per la pubblicazione, facendo pensare che se ne riparlerà dopo l’estate, quando in autunno ci sarà un seminario nazionale sul tema organizzato da Sogin.
Intanto, però, in Sardegna nessuno abbassa la guardia. Aderendo simbolicamente alla giornata del No al nucleare, in programma domani in tutta l'Isola su iniziativa dei comitati sardi per dire no al deposito di scorie in Sardegna, il Consiglio regionale ha esposto nella facciata del palazzo di via Roma la bandiera del “NoNucle die-NoNucle day”: “Una battaglia comune che vede uniti tutti i Sardi. Il Consiglio regionale si è espresso in maniera chiara, dimostrando di esser unito contro quella che sarebbe un’altra insostenibile servitù, e la bandiera del comitato sarà esposta sino a domenica sulla facciata del palazzo di via Roma, sede del Parlamento sardo”, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. All’iniziativa ha aderito anche l’Anci Sardegna, chiedendo a tutti i Comuni, nelle forme che riterranno più opportune, di aderire all’iniziativa, anche attraverso l’esposizione permanente della bandiera contro il nucleare.
Mauro Pili, deputato Unidos, tra i primi a segnalare il pericolo, proprio nei giorni scorsi ha pubblicato alcuni documenti su facebook, denunciando che “il Governo ha in mano il piano per il Deposito unico nazionale di scorie nucleari, conosce i siti e soprattutto ha dichiarato il falso al Parlamento. Nel piano c'è la Sardegna”. La scelta della Sardegna, che nella rosa ristretta si troverebbe insieme a Toscana, Piemonte, Lazio, Sicilia e Campania, sarebbe supportata da “un'analisi criptata della Nasa sulle zone a rischio, una carta sulle zone franose ed infine l'attestato tecnico nazionale con il quale si dichiara la Sardegna esente da rischi sismici, unica regione. Dunque, Renzi e compagni quando sono venuti ad Olbia non solo sapevano, ma hanno spudoratamente mentito dinanzi a chi gli chiedeva, seppur a bassa voce, di escludere la Sardegna da quel piano. Quel piano è irricevibile ed è frutto delle lobby nucleariste e delle aziende che ruotano su questo business impressionante”.
All’attacco anche l’ex Governatore Ugo Cappellaccci (Forza Italia): “Vietato dormire. Denunciamo l’atteggiamento serafico della Giunta Pigliaru sulla possibilità che la Sardegna venga scelta dal Governo per il deposito di scorie nucleari. Un anno dopo l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale la Giunta non aveva fatto niente, poi ha tentato di rimediare con una timida letterina firmata da un assessore e neppure dal Presidente. Dopo il rallentamento del procedimento, ora il rischio è che Roma acceleri e ci si trovi dinanzi a decisioni calate dall’alto, in spregio alla volontà dei Sardi. Dopo tanti giri di parole infatti, è emerso che le fasi di ascolto promesse dal Governo sono solo una finzione, perché se nessuno si propone volontario, ipotesi molto probabile, decide Roma. Pigliaru non aspetti di trovare le scorie sotto la scrivania di viale Trento, si svegli e contesti ogni atto di questo procedimento, anche quello apparentemente più insignificante”.
Ancora più diffidente, il capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, Attilio Dedoni: “Attenzione alle mele avvelenate: l’improvvisa attenzione che la politica italiana sta dedicando ai problemi della Sardegna potrebbe nascondere un secondo fine neanche tanto occulto. Da Roma possa venirci richiesta una contropartita pesante a fronte di cotanta disponibilità. Gli impegni assunti dal premier Renzi in visita a Olbia e i voti unanimi di Camera e Senato sulle mozioni ‘Vertenza Sardegna’, se da un lato fanno sperare in un cambio di atteggiamento nei confronti dell’Isola (da verificare, ancora non si è parlato di cose concrete), dall’altro devono indurci a tenere alta la guardia. Non ci fidiamo della Giunta Pigliaru, visto il suo atteggiamento troppo remissivo nei confronti del Governo, sia nella gestione della ‘Vertenza Sardegna’, che soprattutto per quanto riguarda le scorie”.
Fabio Meloni
(admaioramedia.it)
14 Comments
CambaGigi
RT @admaioramedia: SCORIE NUCLEARI, Domani mobilitazione contro Deposito nazionale http://t.co/pWsch4XW3X
Pier Luigi Caffese
Il Governo ha mie relazioni tecniche per cui bisogna riaggregare Sogin, usare i siti per plasma rifiuti e non costruire il sito profondo. Chi è tecnico, legga: sembra sicuro di affermare che ci sono almeno due dozzine di diversi metodi proposti di neutralizzare o lo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Si noti che la credibilità, praticità, sicurezza e accessibilità di questi metodi variano. Se solo cinque realmente funzionano, sembra probabile che almeno uno sarebbe significativamente più sicura e molto, molto più economico del Yucca Mountain deposito di scorie nucleari
1. Teoria di una sorgente anti-protone e/o anti-fonte di neutroni; Gordon Ziegler.
2.Inversione dell'ordine di disturbo freccia nella seconda legge della termodinamica; Gordon Ziegler (entrambi i metodi di Ziegler richiedono grandi, ad alta energia gli impianti con acceleratore lineare. Per 50 milioni di dollari tutti invecchiamento, malattia, e processi di decadimento può essere invertito in un raggio di un miglio)
3. Brevetto su speciali grandi contenitori che hanno pinne. Questi sono messi su navi portacontainer e affondate 200 piedi nel fango sul fondo delle più profonde fosse oceaniche;Dr. M.
4. 50mila dollari sovvenzione da parte del governatore canadese per neutralizzare i rifiuti radioattivi con una tecnologia esoterica; Dr. Andrew Michrowski.
5. Brevetto che descrive un modo relativamente economico per liberarsi di materiale radioattivo (o qualcosa, in questo caso) per sempre; Purdue University professore.
6. Il generatore Hawkings 'utilizza apparecchi a batteria auto semplice per generare una lunga scintilla bianco 6-8 pollici di freddo di energia elettrica 4 pollici di diametro tra i due palle di ottone. Le sostanze inserite nella scintilla come riferito sono stati osservati a volte a trasmutare di elementi più pesanti; Ken Hawkings.
7.Collective metodo accelerazione di ioni è stato progettato e sviluppato per il punto di prove al banco in laboratorio. L'acceleratore di ioni collettiva è completamente documentata, è stata presentata al Dipartimento dell'Energia, ed è pronto per una piena analisi di laboratorio, costruzione di prototipi e test. Le fasi di sviluppo del II e III ogni bisogno di $ 2,5 milioni.Fase IV comporterebbe test in loco campo di un sistema trasportabile adatto per la bonifica di emissioni radioattive in entrambi i rifiuti liquidi e solidi; Salt Lake City, Utah gruppo di ricerca guidato dal fisico plasma cinese Dr. Shang Xian Jin.
8. Semplice sepoltura sotterraneo profondo Yucca Mountain, in Nevada con un costo stimato del ciclo di vita di 150 miliardi dollari; Governo degli Stati Uniti.
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