Il lavoro di tredici giovani migranti arrivati dalla Costa d’Avorio, dal Senegal, dalla Repubblica di Guinea e dalla Nigeria ha contribuito a rimettere a nuovo il parco di Casa Serena. Grazie ai preziosi consigli degli ospiti della casa di riposo sassarese i giovani migranti, protagonisti di un primo vero progetto di integrazione a Sassari, hanno ripulito i sentieri, potato le siepi e aggiustato le panchine ormai malandate. Così da sabato 22 aprile il parco si aprirà alla città con una nuova veste grazie al progetto di integrazione promosso dall’amministrazione comunale di Sassari, Coopas e Sdp Servizi che ha visto lavorare alcuni migranti dei centri di accoglienza cittadini.
Il parco della casa di riposo di via Pasubio – per i suoi colori, le sue essenze, per i profumi delle numerose piante fiorite, è stato scelto inoltre come palcoscenico naturale per l’anteprima della nona edizione di “Sassari in fiore”, una delle manifestazioni di punta del maggio sassarese, quest’anno in programma il 14 maggio.
Frutto della stretta collaborazione tra amministrazione comunale (assessorati Politiche sociali e Ambiente), Coopas e cooperativa sociale Sdp Servizi, il progetto è stato svolto anche con il contributo dell’associazione Mama Terra e di Theatre en vol. In questa prima esperienza di integrazione hanno lavorato giovani arrivati dalla Costa d’Avorio, dal Senegal, dalla Repubblica di Guinea e dalla Nigeria che, in stretta sinergia con gli operatori e gli ospiti di Casa Serena hanno ripulito i sentieri, potato le siepi quindi, con grande impegno, hanno aggiustato alcune panchine ormai malandate. Con loro anche gli anziani di Casa Serena che, dopo averli accolti con entusiasmo, hanno trasmesso ai giovani migranti qualche segreto su come curare le piante, rivitalizzarle o fare piccoli e utili lavori di manutenzione edile o di falegnameria.
«Un progetto con diversi risvolti positivi – ha spiegato l’assessore Monica Spanedda in audizione nella quinta commissione Cultura – che ha creato un bellissimo rapporto tra ragazzi e ospiti. Il parco, così, è stato recuperato a beneficio degli ospiti e, adesso, già da sabato, potrà essere restituito alla città».
Sabato 22 aprile alle 10 il sindaco Nicola Sanna e gli assessori Monica Spanedda e Fabio Pinna simbolicamente apriranno il parco alla città e i cittadini potranno passeggiare tra i sentieri che i giovani migranti hanno ripristinato. Una volta riaperto ai cittadini, il parco potrà essere fruibile tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 20. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Anna Pilo
Che vuol dire restituiscono? ?
Io Angeldevil Ali
Forse intendono ke lo hanno pulito bene . … Lavori socialmente utili …