Ancora una protesta di immigrati n Sardegna: a Sassari, davanti alla Prefettura, gli ospiti del centro di accoglienza nel quartiere Santa Maria di Pisa, già noto per la rissa scoppiata ad ottobre con alcuni ragazzi sassaresi.
Un centinaio di richiedenti asilo, ospiti del Pime in via Solari, sono arrivati in mattinata in piazza Italia per protestare contro le condizioni della struttura, consegnando anche un documento scritto coi problemi denunciati, tra i quali il cibo, abiti, affollamento nelle camere, riscaldamento.
“Ennesima dimostrazione che il sistema di accoglienza non funziona”, ha commentato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. “Negli ultimi due anni in Sardegna sono sbarcati oltre 13 mila migranti. La nostra isola è stata usata come terminal per un’immigrazione di massa, senza criteri e senza controlli. Per anni ci hanno riempito di menzogne, parlando di salvataggi ‘al largo del canale di Sicilia’, che invece erano veri e propri ‘autostop’ del mare che partivano davanti alle coste libiche, con il coinvolgimento di diverse organizzazioni non governative. Nel frattempo sono raddoppiati gli arrivi di clandestini sulla rotta Algeria-Sardegna. La sinistra vuole continuare così e sostiene addirittura che bisogna ripopolare la Sardegna con i migranti. Bisogna bloccare i barconi nei paesi da cui partono, firmando accordi per fermare i flussi. Bisogna aiutare chi ha veramente bisogno nel suo paese”.
Anche CasaPound è intervenuta, ricordando che da mesi ha chiesto la chiusura del centro, “ma ad oggi dalle istituzioni non è arrivata nessuna soluzione concreta – hanno evidenziato Andrea Farris e Luigi Todini – Abbiamo denunciato la situazione di tensione sociale creata dal Pime, posto a ridosso di un quartiere periferico dove emergenza abitativa e disoccupazione fanno da padrone ed oggi, parlando in piazza con gli immigrati residenti nel centro, scopriamo che alcuni di loro riferiscono di condizioni di vita degradate e chiedono di essere spostati in altri centri gestiti da altre società, mentre c’è ancora chi, in evidente conflitto di interessi, racconta ai cittadini la favola dell’integrazione in città. Chiediamo rigorosi controlli sulla cooperativa che gestisce il centro con fondi pubblici e si provveda immediatamente alla chiusura del Pime”. (red)
(admaioramedia.it)
3 Comments
Antonio Pulina
Invece di protestare perché non se ne tornano a casa loro ?
Antonina Foddanu
Ora metteteli nelle ville con maggiordomo !
Li Sanna
Mi raccomandò un 5 stelle x loro IVVAGHUGNADDI