«E’ importante essere qui in questa giornata di lotta e di rivendicazione per l’estensione di un diritto, quello alla cittadinanza, che non può più continuare ad essere ignorato». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, che ieri sera ha partecipato all’iniziativa di sostegno alla legge sullo ‘Ius soli’, organizzata in piazza d’Italia a Sassari dai giovani del Pd, alla quale ha partecipato anche il senatore Silvio Lai e il presidente del Consiglio comunale, Esmeralda Ughi.
Per Ganau si tratta di «una battaglia di civiltà per la cittadinanza a tutti quei bambini nati in Italia da genitori stranieri. La legge riguarderebbe soltanto i figli minorenni degli immigrati con un permesso di soggiorno di lungo periodo, che risiedono e lavorano stabilmente in Italia da almeno cinque anni. È una legge della quale il nostro Paese ha bisogno che deve essere approvata entro questa legislatura perché è una legge giusta che sancisce un principio di equità».
“La sagra dell’ipocrisia”, così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, ha bollato il flash mob organizzata dal Pd. “La loro linea si fonda sulla mistificazione – ha aggiunto l’esponente azzurro – perché non è vero che ai bambini nati in Italia da genitori stranieri sia preclusa la cittadinanza: la legge attuale infatti prevede già che lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data. L’Istat ha diffuso i dati sulla concessione di documenti agli stranieri: solo nel 2016 ben 184.638 extracomunitari hanno acquisito la cittadinanza italiana e tra questi il 41% è costituito da ragazzi e bambini con meno di 20 anni, che hanno ottenuto la cittadinanza o tramite genitori naturalizzati italiani o dopo averla richiesta al compimento dei 18 anni”.
“Non esiste nessun muro e nessuna discriminazione – ha concluso Cappellacci – Chi predica la necessità e addirittura l’urgenza di approvare una legge sullo ‘Ius soli’ compie un’affermazione lontana anni luce dalla realtà. E’ da irresponsabili invece predicare un’ulteriore facilitazione della concessione della cittadinanza in un momento storico in cui l’Italia è soggetta ad un’immigrazione senza criteri e senza controlli, che non viene governata in alcun modo né da Roma né da Bruxelles». (red)
(admaioramedia.it)