Parole di preoccupazione ed indignazione, quelle scritte dal sindaco di Sassari Nicola Sanna all’indirizzo del ministro dell’Interno Domenico Minniti: i gravi fatti accaduti sabato mattina, con la “missione punitiva” in città da parte di oltre 200 ultras cagliaritani, hanno provocato profondo sconcerto nel primo cittadino sassarese che chiede chiarezza.
Sanna pone numerosi interrogativi nella sua lettera, che riguardano le dinamiche dei fatti e segnali colpevolmente sottovalutati dalle autorità, a suo modo di vedere:
“Perché i tifosi sono stati accompagnati sui 3 pullman a Sassari e non a Sorso, sede della partita del Cagliari? Non è stato effettuato alcun controllo preventivo e, una volta arrivati in città armati fino ai denti, hanno potuto girare liberamente nonostante sui social network ci fossero stati segnali inquietanti nelle ore precedenti. Molti di loro sono riusciti a far perdere le proprie tracce, rientrando verosimilmente a Cagliari in treno, avendo accortezza di scendere qualche fermata prima della stazione per evitare controlli. Chiedo venga fatta luce su tutto ciò che si sarebbe dovuto fare e invece non è stato fatto per evitare che Sassari subisse questa violenza. Per puro caso non ci sono state vittime, in una scia di violenza che ha messo a rischio ad esempio famiglie, anziani, automobilisti che si sono trovati in mezzo a questa guerriglia urbana. Un episodio che segnerà Sassari e non potrà essere cancellato, ma occorre fare chiarezza affinché fatti simili non possano ripetersi“.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)