Sono otto i negozi cinesi, a Sassari, Alghero, Olbia e Valledoria, coinvolti nella frode scoperta dalla Guardia di finanza di Sassari: attraverso un meccanismo di fatture false avrebbero evaso il fisco per circa 3 milioni di euro, tra azzeramento dei redditi ed Iva non pagata. Sono aziende di abbigliamento e di calzature che non erano sconosciute al fisco, ma che riuscivano ad azzerare i redditi annotando fatture false sui propri registri contabili, giustificando nel contempo la merce esposta di matrice tipicamente con documentazione falsa.
Documentazione, quasi sempre scritta a mano, che in alcuni casi riportava la denominazione di aziende italiane, risultate del tutto estranee all’emissione delle fatture, mentre in altri casi l’anagrafica di aziende inesistenti, anche con errori grossolani e località inesistenti. L’inchiesta delle Fiamme gialle, partita nel 2013, si è conclusa anche con la constatazione di fenomeni evasivi che hanno rilevanza penale, non solo per l’entità delle imposte evase, ma per l’utilizzo di documenti falsi. Il sistema di fatture false ha consentito di sottrarre all’imposizione un imponibile di oltre 2.600.000 euro, oltre al mancato versamento dell’Iva per circa 600mila euro. (red)
(admaioramedia.it)
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NicolaSanna2
Complimenti all’azione della Guardia di Finanza di Sassari per la brillante operazione !
Sono otto i negozi… https://t.co/xV6La33JNO