Per illustrare i lavori e le ipotesi che hanno determinato la scelta del percorso centrale della pista ciclabile a Sassari, portando l’Amministrazione comunale all’adozione della variante lavori sulla corsia centrale di viale Dante, il sindaco Nicola Sanna ha deciso di incontrare i cittadini: lunedì 23 maggio, alle 19 nel salone parrocchiale di San Paolo (via Besta).
La prima ipotesi prevedeva due corsie ciclabili accanto allo spartitraffico centrale, ma avrebbe ristretto troppo la corsia impedendo il passaggio degli autobus e mettendo a rischio la sicurezza dei ciclisti. Quindi, una pista a destra o sinistra del viale che però avrebbe eliminato un’intera fila di parcheggi, compresi quelli per disabili e gli stalli di carico e scarico merci in una zona dove gravita solo una struttura interrata di parcheggi. Poi, una pista in via Diaz o in via IV Novembre che avrebbe eliminato i parcheggi già presenti. Infine, si è deciso (approvata dalla Giunta lo scorso 12 aprile) per viale Dante con un percorso interno all’isola pedonale, secondo l’Amministrazione “di minor impatto sulla sosta e sulla circolazione stradale e più sicura per i ciclisti, che conserverà le alberature presenti e creerà una corsia centrale interna al giardino esistente”.
Alcuni dubbi arrivano già prima dell’assemblea di lunedì: “Non siamo contrari in via di principio alle piste ciclabili – hanno detto i dirigenti di Italia Unica, Alessio Paganini, Elena Vidili e Tore Piana – Ma i dubbi sono parecchi e riguardano non solo il percorso ma anche la progettazione. Perché non c’è stato un coinvolgimento dei cittadini nelle fasi anteriori alla progettazione e all’inizio dei lavori con istruttorie pubbliche sul modello del Puc? Riteniamo le piste ciclabili positive, ma di pesante impatto sulla circolazione e sui parcheggi. Per questo avremmo preferito un passaggio di ascolto delle associazioni di categoria e dei cittadini. Ci sono dei tratti di pista che davvero sollevano interrogativi e anche parecchia preoccupazione. Per esempio, ci sono pali della luce al centro del percorso, ma anche alberi e in moltissimi casi aiuole profonde 20 cm. Avremmo fatto scelte differenti. Non si può decidere di ‘rovinare’ viale Italia senza neanche sentire residenti e chi lì ci lavora”.
Proprio su viale Dante si incentra la maggiore critica di Italia Unica: “Un secco no al progetto di fare passare la pista al centro della parte alberata. La giudichiamo una soluzione folle e irrealizzabile. Chiediamo il blocco dei lavori e la ricerca di un’alternativa. Per esempio, sarebbe più semplice e con minore impatto la realizzazione di un percorso ciclopedonale sul marciapiede in via Diaz e mantenendo gli essenziali parcheggi per i residenti. E su questa proposta avvieremo una raccolta di firme con una petizione per bloccare i lavori in viale Dante e realizzare la pista in via Diaz”. (red)
(admaioramedia.it)