Apprendo che il Consiglio comunale ha votato per Sassari città antifascista. Subito dopo Ozieri, anche il nostro Capoluogo si fregia di questo titolo, dopo aver risolto, notoriamente, tutti gli atavici problemi che lo attanagliavano.
La ‘svolta’ antifascista è stata una conseguenza logica dopo il successo della pista ciclamino così friendly, che tutti si potessero sentire novelli Scelba su due ruote. Ancora una volta dunque appare chiaro, come nella più vecchia tradizione, quando il partito chiede di costruire piste ciclabili, di riempire le città di pseudo opere d’arte, di dichiarare partigiani quelli nati dopo il 1946, i consiglieri democratici, rispondono “eia”. Attenti, però, che ‘eia’ era solo l’inizio… poi si finiva col dire ‘alalà’ al capo di turno.
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)