“Lei è un codice giallo, qui non la possiamo curare, dovrà essere trasportata a Cagliari”. E’ ciò che, in buona sostanza, si è sentita rispondere nei giorni scorsi un’anziana signora del Sarrabus arrivata al pronto soccorso di Muravera con forti dolori al petto in via di remissione.
Una stranezza? No, per effetto del nuovo protocollo sottoscritto dal direttore sanitario dell’Areus, Pietro Delogu, con il direttore sanitario dell’Ats, Francesco Erichens, che prevede la centralizzazione a Cagliari dei codici gialli e rossi, l’anziana signora è stata costretta a sobbarcarsi un viaggio in ambulanza fino ad un ospedale del capoluogo al cui pronto soccorso le è stato assegnato un “codice verde”.
Con il termine codice giallo viene indicato un paziente presenta una parziale compromissione delle funzioni dell’apparato circolatorio o respiratorio, e che lamenta dolori intensi. Non c’è un immediato pericolo di vita, ma necessita urgentemente di un controllo medico. Un codice che è immediatamente inferiore a quello rosso che, invece, viene assegnato ad un soggetto ha almeno una delle funzioni vitali compromessa, e si trova in immediato pericolo di vita. Situazioni di questo tipo sono: stato di shock, perdita di coscienza, respirazione interrotta, arresto cardiaco, emorragie e traumi molto gravi.
La domanda che si pone il comune cittadino è la seguente: “Possibile che, secondo i nuovi protocolli, l’ospedale di Muravera non venga considerato in grado di gestire un codice giallo?” Passi per quelli rossi, ma sembra penalizzante che una struttura come quella sarrabese possa occuparsi solo di “codici verdi” o “bianchi”, ovvero di questioni di poca o nessuna urgenza.
Senza contare poi, il disagio per i pazienti del Sarrabus-Gerrei e della bassa Ogliastra che, se non vengono ricoverati negli ospedali di Cagliari, vengono rispediti nelle loro zone d’origine, come accaduto all’anziana signora di cui abbiamo riferito prima.
Una diminuzione degli accessi al pronto soccorso rappresenta la premessa per la trasformazione del San Marcellino in ospedale di comunità?
Cosa succederà in estate con il territorio che sarà invaso dai turisti? Cambierà qualcosa nell’organizzazione o bisognerà affidarsi alla buona sorte? Per il momento la chirurgia (programmata) rimane attiva dal lunedì al venerdì e lo rimarrà anche d’estate e le giornate del fine settimana sono quelle dove l’afflusso di visitatori è maggiore.
(admaioramedia.it) in collaborazione con Il Sarrabus.News