Questo Soru è una sagoma. Secondo lui bisognerebbe fare un rimpasto per fare entrare qualcuno del Pd a lui più vicino proprio adesso che il partito ha perso le elezioni, sbarrando le porte a qualche alleato che invece le elezioni le ha vinte o, diciamo, è andato talmente bene da cambiare sostanzialmente gli equilibri della coalizione (a cosa servirebbe, allora, vincere a Nuoro?).
Nel suo report post-elettorale, inoltre, non c'è nemmeno un accenno su come il Pd è arrivato a questo turno di amministrative: spaccato dappertutto, con abbondanti dosi di veleno ancora in circolo nei territori dopo primarie farlocche, congressi taroccati, ricorsi dell'uno contro l'altro. Beh, questo passaggio avrebbe dovuto investire con una discreta onda d'urto il ‘capo’ del partito, cioè Soru, che rispetto alle situazione incandescenti che aveva di fronte ha fatto l'unica cosa che un leader non deve fare: lasciare le cose come stanno. Altro che conclave.
A parte il fatto che, sui nodi veri delle questioni politiche, molti si stanno rendendo conto (qualche anno dopo) che i peggio guai li aveva combinati Soru, facendo un accordo con lo Stato che trasferiva alla Sardegna i costi della sanità, quelli della continuità territoriale assurdamente (dice Pigliaru) pagata dai Sardi e di un trasporto locale che, almeno sulle ferrovie, poggiava sul fatto che i treni ‘veloci’ potessero, appunto, correre su una rete ferroviaria che non lo permetteva (e non lo permette). Una genialata. Da perdente di successo, Soru è diventato nei fatti l'ultimo che può dire cosa si deve o non si deve fare.
SardoSono
(admaioramedia.it)
3 Comments
Romano
Caro Sardosono, forse ti sei dimenticato anche della genialata di Soru quando mise la tassa sulle barche, facendo fuggire tanti turisti dalla Sardegna e danneggiando chi faceva rimessaggio di barcaioli benestanti non sardi. Non so se quest'uomo abbia in antipatia i turisti che possano portare lavoro e denaro in Sardegna, dato che un'altra delle sue genialate, almeno come ho letto su l'Unione Sarda, ha detto che le tariffe della continuità territoriale non devono valere per chi non risiede in Sardegna!! Forse non si rende conto che una famiglia di 4 persone, con meno di quanto spenderebbe per andata e ritorno in aereo ci passerebbe una settimana in Grecia, o in Slovenia, o in tante altre parti del Mediterraneo. La sardità non la si dimostra con le camicie dal colletto alla pastore o con il vestito di velluto, ma con i fatti.
Alberto Orru
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Annamaria Poddighe
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