Tutti a dire ogni male possibile della legge elettorale della Sardegna. E invece a incasinare le istituzioni regionali è stata la magistratura e per ben due volte.
La prima quando la Corte d'appello di Cagliari ha (o avrebbe) calcolato voti residui come resti. E la seconda quando il Consiglio di Stato ha (o avrebbe) scoperto l'errore. E ora, direbbero i giuristi, "quid iuris?"
Nell'attesa e mentre fioriscono le interpretazioni l'unica certezza arriva dallo Statuto secondo il quale i consiglieri regionali della Sardegna sono 60 e il numero ‘non può cambiare’. O meglio, se qualcuno o qualcosa lo cambia, deve essere (subito) ricostituito. Poi c'è altra certezza, che ci arriva in eredità sempre dai romani: "summum ius summa iniuria", cioè il massimo del diritto può produrre il massimo dell'ingiustizia. Infatti…
SardoSono
(admaioramedia.it)
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