Senza attendere i fatidici 100 giorni, ma ad appena una settimana dalla proclamazione, il nuovo governatore della Sardegna, Christian Solinas, ha compiuto i suoi primi atti di governo in materia di trasporti e sanità, verosimilmente con il via libera della sua maggioranza. Dovendo però restare all’interno del quadro normativo vigente e con pochissimo tempo a disposizione, si tratta di atti ‘in negativo’: sospensione della continuità territoriale varata dall’Esecutivo precedente e di una serie di procedimenti selettivi e concorsuali che riguardano la sanità, anche questi avviati ‘in articulo mortis’ dalla giunta Pigliaru.
Gli avversari diranno che Solinas comincia male la legislatura, limitandosi a smontare quanto fatto dal suo predecessore, secondo una ‘linea’ già tracciata dall’ex presidente piddino dell’Assemblea, Gianfranco Ganau, per il quale la scure del neo governatore si è abbattuta su provvedimenti di ordinaria (e non di straordinaria) amministrazione, utili al malmesso sistema sanitario regionale. Si vedrà. Di sicuro c’è che molti osservatori, politici e non, avevano notato il singolare attivismo dell’assessore soriano in scadenza Luigi Arru (non eletto a furor di popolo), in tandem con il super manager dell’Ats, Fulvio Moirano, su incarichi, selezioni e nomine in ambito sanitario. Mettendo in evidenza, in particolare, l’operazione del dopo-Aias, che avrebbe dovuto consentire ad una società costituita ad hoc di fare centinaia di assunzioni a chiamata diretta.
Sulla questione dei trasporti, affrontata (forse per la prima volta) in un confronto fra i funzionari Ue ed il Governatore preceduto da un passaggio di ‘mediazione’ con l’ambasciatore italiano presso l’Unione europea, Solinas ha messo il dito non su una ma su due piaghe e bisogna riconoscere che ne valeva la pena. La prima piaga riguarda la cosiddetta Ct2 (fra Sardegna ed aeroporti ‘minori’), senza la quale i Sardi devono salire su due aerei e pagare due biglietti di andata e ritorno per raggiungere le loro destinazioni; la seconda concerne la continuità nei ‘due sensi’, cioè la possibilità per i Sardi di andare nella Penisola, ma anche quella dei non sardi di arrivare in Sardegna a prezzi accettabili.
Aspettando la formazione della Giunta e la convocazione del nuovo Consiglio regionale, in definitiva, la carne al fuoco è già tanta. E pazienza se questa arrostita non piacerà troppo a Massimo Zedda, nella sua qualità di ‘nutrizionista’ (non richiesto) di Solinas.
SardoSono
(sardegna.admaioramedia.it)