Certo che questo Soru è una ‘sagoma’. Sempre con il ditino alzato a denunciare (non senza ragione) le magagne del Partito democratico che lo confina in minoranza, sempre pronto a dettare la linea e a dire cosa dovrebbe fare la sinistra per uscire dalla crisi, sempre attento a marcare le distanze da un partito che, una volta, stava quasi per salutare.
E poi? Poi lo trovi impigliato in una rete politico-parentale non per far prevalere, magari con le sue solite spallate, la sua ‘visione’ dei problemi della Sardegna, ma per piazzare un famiglio nel gabinetto della sua nipote assessora del Turismo. A prescindere da tutto, un’operazione del tutto priva di senso politico ad una manciata di mesi della fine della legislatura, uno di quei favorini che si fanno agli amici con un filino di vergogna, a costo di esporsi perfino agli strali di Mario Puddu, candidato governatore grillino che vorrebbe vincere le elezioni con una manciata di comunicati stampa, dove magari si mischiamo mele con pere ma tornano sempre buoni per dire che il movimento ha un programma (ma quale?).
Ma Soru in fondo è sempre stato così. O lo odi o lo ami (i primi hanno ormai da tempo una solida maggioranza). Forse c’è stato un momento in cui la sua ‘visione’ avrebbe potuto prendere forma grazie ad una nuova classe dirigente. Poi, ha finito col litigare con tutti autorizzando molti a ritenere che anche la sua celebrata ‘visione’ non fosse un granché. Non si ricandiderà alle Europee, ha annunciato col muso duro di chi sottintende “adesso sono fatti vostri…”. Non si può nemmeno dire che abbia scaldato la sedia perché in Parlamento non c’è andato quasi mai.
SardoSono
(admaioramedia.it)
2 Comments
Salvatore Cuboni
Un politico penoso.
Lello Foto
Persona che dovrebbe destare la curiosita’ di tanti:come politico non se lo fila nessuno,come imprenditore e’ uno che ha fatto l’affare di comprarsi L’Unita’…..