A Sassari è cominciata la caccia a ‘nessuno’, un tale Partito democratico che ha organizzato uno strano sondaggio sulle prossime elezioni comunali per ‘testare’ sia una pattuglia di candidati dem o di area che un gruppo di figure del campo avverso.
Ne è nato un discreto casino, soprattutto perché fra le proposte di casa Pd è stata fatta emergere quella del magistrato Mariano Brianda, non tanto per il profilo della persona, quanto per le sue esternazioni a mezzo stampa: niente partiti in mezzo ai piedi, piena autonomia nella scelta degli assessori (i quali, anzi, sarebbero stati già contattati ma vincolati alla consegna del silenzio), mani libere nelle scelte che riguardano la città.
La cosa più divertente, che configura una specie di antipolitica ‘civile’ su mandato della politica, l’ha raccontata lo stesso Brianda, quando ha affermato che la richiesta di guidare uno schieramento civico di centro sinistra gli è stata rivolta da un ’emissario’ del Pd del quale non ha voluto rivelare il nome. E siamo al secondo signor ‘nessuno’, che forse è complice del primo e forse no, e quasi quasi varrebbe la pena di scriverci una bella pagina di giornalismo investigativo, se non fosse che certa stampa parteggia per il partito o lo fiancheggia, a seconda delle situazioni, e preferisce un atteggiamento notarile, sperando di riuscire nella difficile impresa di salvare il salvabile.
Per il momento, il Partito democratico sassarese, ad immagine e somiglianza di quello regionale e nazionale, fa quello che da sempre gli riesce meglio: guardarsi in profondità l’ombelico, discettare di primarie sì o primarie no, disegnare campi larghi, sognare riscosse, rimonte e recuperi con alla base (ovviamente) i grandi valori della sinistra. Non rimane spazio, quindi, né per un filino di autocritica visto che governa Sassari da 15 anni, e nemmeno per qualche idea sul programma. Anche il dottor Brianda, che dovrebbe incarnare la ‘rottura’ con un certo andazzo di casa dem, ha girato alla larga dalla concretezza, limitandosi ad un impegno a favore dei poveri. Vabbè…
SardoSono
(sardegna.admaioramedia.it)