SARDOSONO, Gallura in credito: avrà l’Autorità portuale della Sardegna?

Diciamo la verità, lo Stato ha un grande debito con la Gallura, per le tristi vicende legate all'alluvione del 2013, e la Regione, se possibile, ha un debito ancora più grande. Si devono alla Gallura, infatti, lo sviluppo del turismo, la sua dimensione internazionale, la creazione di grandi infrastrutture al servizio di questa ‘industria’ ed anche una politica seria di valorizzazione ambientale che ha permesso, per dire, di far arrivare fino a noi le grandi bellezze dell'arcipelago di La Maddalena, Budelli compresa.

Tutto questo in Sardegna non ci sarebbe stato se, a partire dagli anni '60 (quando nell'Isola si arrivava ancora per ‘punizione’), la Gallura non fosse stata quella che ancora oggi è: una terra per certi versi irrequieta ed ambiziosa, ma unita, orgogliosa del suo splendido territorio, aperta al futuro e capace di affrontare le sfide più nuove e difficili senza perdere la sua identità. Beh, tutti i Sardi dovrebbe dirle "grazie di esistere" ed, invece, come si sa, Stato e Regione sono da sempre pessimi pagatori.

Lo Stato ha torto marcio e questo è scontato, ma la Regione, che poteva e doveva dare almeno un segnale diverso, quando ha potuto non lo ha fatto. La riforma degli Enti locali appena approvata dal Consiglio regionale ha fatto molte vittime, ma la Gallura è certamente la più illustre ed onestamente non meritava un trattamento del genere, degradata ad una ‘Unione di Comuni’ qualsiasi. Adesso, secondo qualche rumor che gira attorno al palazzo, ai galluresi sarebbe stata promessa la sede dell'Autorità portuale sarda, che il Governo Renzi ha ovviamente posizionato a Cagliari. Sarebbe una scelta ragionevole perché il porto di Olbia, da solo, è di gran lunga il più importante della Sardegna per movimenti di passeggeri e merci. Sarebbe ragionevole, appunto, ma forse proprio per questo non accadrà. E forse sarebbe ora che la Gallura si rendesse conto che la miglior difesa è l'attacco.

SardoSono

(admaioramedia.it)

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