Il tormentone delle vicende nazionali non ha aiutato di certo il Partito democratico sardo ad uscire dalle secche nelle quali si è cacciato dopo la sonora batosta delle politiche. Chi si aspettava qualche idea per rilanciare il partito si è dovuto accontentare di quella dell’ex senatore Silvio Lai di un partito tutto e solo sardo federato a quello nazionale, ma l’idea non è apparsa nuova (e forse nemmeno buona) e nessuno si è accontentato.
Il senatore Giuseppe Luigi Cucca, segretario regionale uscente, ha messo a disposizione il suo mandato avvertendo però di non voler lasciare “al buio”, senza uno straccio di progetto e/o di accordo per la successione. Di conseguenza il giovane Pietro Morittu, che qualcuno aveva lanciato come ‘homo novus’, è stato subito messo da parte senza tante scuse e un po’ la stessa fine è stata riservata alla pasionaria Dolores Lai, autocandidata fuori dagli schemi anche se i maligni dicono che il suo cavaliere bianco sia Renato Soru.
Così le uniche scintille di una assemblea stracca che non poteva e non voleva decidere nulla sono arrivate dal siparietto finale fra il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e lo stesso Renato Soru. Niente di che, per la verità. Anche se Soru – secondo alcuni rumors energizzato da una nuova e bella fidanzata – avrebbe messo nel suo mirino Ganau perché lo ritiene in qualche modo il nuovo simbolo negativo del correntone Fadda-Spissu-Cabras che non riesce (o non riesce più) ad essere maggioranza, ma ha i voti sufficienti per fare l’azionista di riferimento e determinare le scelte del partito. I due hanno temperamenti molto diversi: tanto è galleggiatore Ganau quanto Soru è istintivo, tanto è portato alla mediazione il primo, quanto il secondo ama andare per le spicce.
In attesa della soluzione del rebus sulla eventuale ri-candidatura del presidente Pigliaru, questo passa il convento dem. E non è davvero molto per una forza politica che, come dice il reggente nazionale Maurizio Martina, “deve tenersi pronta per tutti gli scenari”. Una parola…
SardoSono
(admaioramedia.it)