Nelle ultime settimane sono state segnalate, in particolare ad Oristano e provincia, alcuni fenomeni riconducibili al cosiddetto ‘phishing’, una truffa on line finalizzata a carpire dati personali di ignari cittadini.
Nei casi verificatisi, il reato è stato perpetrato con l’invio di sms sulle utenze telefoniche delle potenziali vittime, informandole della presenza di una raccomandata digitale da leggere tramite un link presente nello stesso sms, che portava ad una finestra con logo e dicitura ‘Agenzia delle entrate’ nel quale si veniva invitati ad inserire il proprio numero di telefono, acquisendo così un primo dato certo della vittima da parte del truffatore. In seguito, si apriva una finestra per comunicare di una fantomatica sanzione amministrativa di 690,50 euro, dovuta alla segnalazione del proprio documento di identità ad un presunto ‘sistema innovativo antifrode’. Per evitare la sanzione, la vittima veniva invitata ad inviare copia del proprio documento d’identità, unitamente ad una foto del viso. In alcuni casi, secondo quanto segnalato da alcune vittime, la foto del viso sarebbe stata scattata autonomamente dal cellulare, verosimilmente infettato da un virus nel momento in cui si è cliccato il link di cui sopra.
La Questura ha invitato a non aderire a queste richieste, poiché queste istituzioni non utilizzano mai questi canali e, nel dubbio, meglio contattare direttamente gli uffici. Il ‘phishing’ è un’attività illegale che sfrutta una tecnica di ingegneria sociale con l’invio massivo di sms, cercando di ingannare le vittime al fine di convincerle a fornire informazioni personali che verranno poi vendute dall’hacker o utilizzate per fini illeciti. (red)
(admaioramedia.it)