L’indagine “A kentannos”, realizzata dall’Eurispes, con il contributo della Regione, ha analizzato anche le attività produttive associate alla Sardegna.
Al primo posto si individuano le produzioni agroalimentari, bevande (per lo più vino, mirto e birra) e cibo che rappresentano il 65,4% delle risposte fornite dagli intervistati. La produzione di formaggio è quella più importante, rappresenta il 17,4% e, in particolare, il pecorino sardo, seguito dal pane, che si identifica con il pane carasau (9,4%), con il vino, che è per lo più cannonau (8,9%), i dolci, come le seadas e il torrone (7,1 %). Ma è certamente il turismo che caratterizza maggiormente l’immagine produttiva della Sardegna, indicato dal 97% degli intervistati che ha attribuito i valori “molto” e “moltissimo” alla rappresentatività produttiva di questo settore. A seguire il settore artigianato (79,2% di valutazioni pari a ‘molto’ e ‘moltissimo’); il vino (79,2%); l’agroalimentare (78,5%); la nautica (66,7%).
L’analisi dell’impatto dell’immagine produttiva percepita sulle scelte di acquisto è stata indagata chiedendo agli intervistati se e quali prodotti sardi acquistano nel loro luogo di residenza: il 55,4% delle persone non acquista prodotti sardi perché non sono interessati a farlo (59,3% di chi non acquista) o perché non li conoscono (14,8%). Una persona su quattro, li vorrebbe acquistare ma afferma di non trovarli (25,1%) o di acquistarli ogni tanto, quando li trova al supermercato (2,8%). L’acquisto dei prodotti sardi (44,4% dei rispondenti positivamente) è, soprattutto, un acquisto alimentare di cibo e bevande. Si acquista prevalentemente formaggio sardo, per lo più pecorino (23,5%), vino (16,1%), pane carasau (10,7%), mirto (10,6%), dolci (9,3%) e nello specifico torroni (6%) e birra Ichnusa (3,8%). L’immagine produttiva della Sardegna è quindi un’immagine prevalentemente cognitiva basata sull’attrattività turistica e sulla notorietà ed autenticità di alcuni prodotti tipici e vitivinicoli. Immagine rafforzata dall’unicità della cultura e dal fascino e dalla bellezza della che ne esprimono la componente affettiva. (red)
(admaioramedia.it)