A luglio, le sue dimissioni da coordinatore regionale di Forza Italia, oggi il comunicato del gruppo consiliare di Forza Italia in Consiglio regionale, che ha evidenziato il malumore tra il deputato Ugo Cappellacci ed i nove consiglieri regionali azzurri (Alessandra Zedda, Oscar Cherchi, Stefano Coinu, Giuseppe Fasolino, Antonello Peru, Alberto Randazzo, Marco Tedde, Edoardo Tocco e Stefano Tunis), che con un comunicato hanno manifestato l’esigenza di cambiare pagina, chiedendo anche un incontro urgente con Berlusconi: “In vista dei prossimi e imminenti appuntamenti elettorali, manifestiamo un forte disappunto e una grande preoccupazione determinati dalla mancata nomina del nuovo coordinatore regionale del partito, indispensabile e improcrastinabile. La situazione di stallo sta provocando disorientamento e smarrimento degli elettori, degli eletti e dei simpatizzanti, con la seria possibilità di defezioni e abbandoni”.
Pochi minuti dopo, la replica dell’ex Governatore: “Ho rimesso l’incarico per accelerare un radicale rinnovamento del partito in Sardegna, che è appena cominciato. Se il gruppo consiliare regionale chiede di premere l’acceleratore non può che essere un fatto positivo. Il mio gesto ha un significato generale ben preciso: non si può predicare il rinnovamento e poi praticarlo solo per gli altri. Esprimo apprezzamento anche per il passo indietro compiuto dal collega Pittalis. Se tutti saremo capaci di fare un passo ‘di lato’, ci sarà più spazio per tutte quelle persone che possono dare un contributo di idee e di valori e di impegno nella vita pubblica. Anche fuori dal cosiddetto ‘palazzo’ e nei Comuni ci sono forze fresche, rappresentative dei territori e capaci di suscitare nuovo entusiasmo e di generare nuova energia ideale, morale e politica in Forza Italia”.
“È fuori luogo esprimere ‘forte disappunto’ nei confronti del presidente per il tempo della scelta – ha aggiunto Cappellacci – primo perché, fino a quando insieme al presidente Berlusconi sceglieremo il nuovo coordinatore, il partito è operativo e rappresentato attraverso i suoi organi statutari nel pieno dei loro poteri e attraverso il sottoscritto coordinatore regionale che, sin dalla prossima settimana, parteciperà al tavolo della coalizione in vista dell’appuntamento elettorale per le regionali; secondo, perché l’attenzione verso la Sardegna da parte del presidente non è mai mancata e non mancherà neppure questa volta. Quello che possiamo fare per aiutarlo nella scelta è un passo di lato per dare più spazio ad una nuova generazione politica sarda che abbia idee, valori, coraggio per guidare la nostra isola”. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Salvatore Cuboni
Io sono una persona che dice quello che pensa: mi domando perché non ha rassegnato le dimissioni, prima delle elezioni politiche.
Andrea Putzulu
Bravo!