Da tempo, Igea ha terminato parte dei lavori di risanamento dell’area ex Sardamag di Sant’Antioco. La società in house della Regione ha competenza sulla bonifica di gran parte delle aree, mentre una porzione è in capo al Comune. Ma sulla vicenda è calato nuovamente il silenzio.
«La Regione – ha detto il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci – rompa il silenzio sulla riconversione delle aree ex Sardamag e stanzi le risorse necessarie (occorrono 20 milioni) per portare a compimento il progetto di risanamento da cui passa lo sviluppo di Sant’Antioco e del Sulcis. Non possiamo continuare ad aspettare che la giunta Pigliaru si ‘ricordi’ che esistono anche le ‘questioni aperte’ del profondo Sulcis. I cittadini di Sant’Antioco attendono da anni (talmente tanti che si potrebbe parlare di intere generazioni di antiochensi) che dalle belle parole di riconversione si passi definitivamente ai fatti. Abbiamo abbondantemente esaurito la pazienza».
«Non ci possiamo certo accontentare di una semplice messa in sicurezza – ha aggiunto Locci – L’Assessorato regionale dell’Ambiente deve capire che quelle aree devono essere rese disponibili per il mercato. Occorre che si chiuda il capitolo delle bonifiche una volta per tutte e si arrivi alla programmazione concreta, che non può prescindere dai progetti che il Comune di Sant’Antioco ha in animo di realizzare. Noi siamo disponibili a collaborare con Igea con lo scopo di concludere la partita delle bonifiche, che sono fondamentali nel quadro della pianificazione portuale e per lo sviluppo del fronte mare. Se la Regione non è interessata alla crescita di questo pezzo di Sardegna di sua proprietà, lo dica chiaramente». (red)
(admaioramedia.it)