Lo scorso 16 maggio erano cominciati i lavori, eseguiti da Igea (società in house della Regione), di recupero dell’area ex Sardamag di Sant’Antioco, con le operazioni di rimozione e di conferimento dei detriti, primo passo verso la bonifica e la riqualificazione della zona. Nell’ex area industriale sono stati stoccati oltre 30mila metri cubi di rifiuti, inerti da demolizione, causati dalla distruzione dei fabbricati e dei manufatti che costituivano gli impianti per la produzione di ossido di magnesio. Attività di rimozione che dovrebbe durare tutto l’anno. Poi, in una seconda fase, i lavori di bonifica con Igea che ha già presentato il progetto preliminare. Per i primi interventi, inseriti tra le azioni del Piano Sulcis, sono disponibili 6 milioni e 800mila euro (5,8 milioni di risorse regionali, 1 milione di risorse Fsc 2007-13).
Ma, secondo la denuncia di Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, i lavori di rimozione degli inerti si sarebbero improvvisamente fermati: “Una situazione inaccettabile, per la quale pretendiamo chiarimenti immediati da parte del commissario di Igea. Uno stop inaspettato che può avere ripercussioni gravissime anche sui lavoratori. Bisogna infatti ricordare a Igea e all’Assessorato regionale dell’Industria che il lavoro di bonifica viene rimborsato ogni qualvolta vengono raggiunte le 5.000 tonnellate di inerti raccolti e regolarmente smaltiti. Ergo: se non si conferisce in discarica e, di conseguenza, Igea non dispone della documentazione che certifica lo smaltimento, la Regione non può versare i soldi alla controllata regionale. Va da sé che, non avendo Igea altri introiti se non quelli derivanti dai lavori compiuti, il rischio è mandare a monte il regolare pagamento degli stipendi”.
La motivazione del blocco dei lavori sarebbe riconducibile a questioni legate alla discarica che accoglie gli inerti: “L’Assessorato dell’Industria e Igea si impegnino per risolvere celermente il problema – ha chiesto Locci – Occorre percorrere tutte le strade legali necessarie per riprendere immediatamente i lavori. Abbiamo dovuto aspettare fin troppo tempo prima di assistere all’inizio delle bonifiche. Oggi non vorremmo dover subire ulteriori ritardi che, sebbene non dipendano direttamente da Igea, spetta al commissario Michele Caria risolvere”. (red)
(admaioramedia.it)
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webnauta59
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