Era già stato segnalato nello scorso mese di agosto, dopo essere sbarcato nella costa tra Teulada e Porto Pino, insieme ad altri quattro algerini. Perciò, i Carabinieri di Sant’Antioco hanno ritenuto che il giovane nordafricano, fermato ieri insieme ad altri quatro uomini, possa essere uno scafista e lo hanno arrestato.
Ieri pomeriggio, a Sant’Antioco in località Capo sperone, una motovedetta dei Carabinieri, dopo una segnalazione su un probabile sbarco di clandestini, intercettava ed intimava l’alt ad una barca in legno e vetroresina di circa 6 metri di lunghezza, senza marca ed iscrizione, con un motore fuoribordo da 40 cavalli ed a bordo cinque persone. Il pilota del natante, invece, proseguiva aumentando la velocità in direzione della spiaggia di Turri, dove la motovedetta avrebbe avuto difficoltà ad avvicinarsi. Però, a terra erano già intervenute alcune pattuglie della Compagnia che fermavano i clandestini appena sbarcati sulla spiaggia. Poco prima, raggiunta la spiaggia, il presunto ‘scafista’, con l'obiettivo di evitare l’identificazione, si liberava della sua felpa che nascondeva nella prua del mezzo. Manovra che, però, non sfuggiva ai militari della motovedetta, che recuperavano la barca e la felpa.
I cinque clandestini sono stati condotti negli uffici della Compagnia, dove il presunto ‘scafista’ dichiarava di essere un 15enne tunisino, dando pure false generalità, ma veniva riconosciuto dal personale della motovedetta come colui che guidava la barca ed arrestato, mentre gli altri quattro privi di documenti di riconoscimento sono stati accompagnati al Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Elmas.
I successivi accertamenti sul sedicente tunisino, grazie alla banca dati dei fotosegnalati in campo nazionale, consentiva di accertare che si trattava di B.C. algerino di 18 anni. Già fotosegnalato lo scorso 17 agosto, dopo essere arrivato nelle coste del Sulcis. Il giovane, dopo essere stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia, questa mattina sarà giudicato per direttissima nel Tribunale di Cagliari. (red)
(admaioramedia.it)