E’ partito il progetto per la valorizzazione e la manutenzione dei principali siti archeologici lungo il Cammino minerario di Santa Barbara, voluto dalla omonima Fondazione e redatto in collaborazione con il Comune di Sant’Antioco, socio della Fondazione.
Per un anno verranno svolti i lavori nella vasta necropoli punica di Is Pirixeddus, ma anche negli altri siti urbani Sa Presonedda, il tempio dell’acropoli, l’arena fenicia, il ponte romano, il Cronicario e il tofet. E poi, manutenzione e ripristino percorsi del ricco patrimonio archeologico extraurbano: i nuraghi S’ega ‘e Marteddu, S’Uttu de su Para, Femmineddas, Grutti ’e Acqua e Corongiu Murvoni.
«Finalmente riusciamo a dare avvio a un progetto di straordinaria importanza per il territorio – ha commentato il sindaco Ignazio Locci – Ringrazio il presidente della Fondazione, Giampiero Pinna, che si è speso affinché il programma andasse in porto, e la Soprintendenza, con la quale si è collaborato in totale sinergia. Questo piano di lavoro non solo ci consente di dare un’opportunità lavorativa a ben otto figure professionali, ma colma anche il vuoto lasciato dalla cessazione della convenzione tra la Regione e l’Ati-Ifras (gli operai sono tutti ex Ati-Ifras), che ha interrotto il lavoro di cura e manutenzione nei siti archeologici antiochensi».
«Grazie al Sindaco di Sant’Antioco – ha aggiunto il presidente Pinna – che per primo ha proposto di impegnare la Fondazione in questa bella avventura; grazie alla Giunta regionale che ha dato fiducia alla Fondazione; grazie alla Soprintendenza per l’alta sorveglianza che eserciterà sul nostro lavoro. Nei prossimi giorni verranno aperti i cantieri nel nuraghe Sirai di Carbonia, nel nuraghe Seruci a Gonnesa e nel complesso archeologico di Pani Loriga a Santadi». (red)
(admaioramedia.it)