Da un approfondito esame della documentazione contabile, i finanzieri della tenenza di Sanluri hanno constatato che l’attività effettivamente svolta da un’impresa, operante nel settore immobiliare, non era quella di “compravendita di beni immobili effettuata su beni propri”, come dichiarato nell’oggetto sociale, ma quella di “gestione immobiliare”: l’effettiva destinazione degli immobili di proprietà non avveniva attraverso una compravendita, ma tramite locazione degli stessi a lungo termine.
La società verificata, al fine di estromettere il valore degli immobili posseduti (circa 6 milioni euro) dal conto dei ricavi presunti li riportava in bilancio come ‘beni-merce’ per ottenere un risparmio sulle imposte dovute, risultando di fatto una ‘società di comodo’. Con questo sistema l’impresa era riuscita a sottrarre al fisco imponibile per oltre 1,5 milioni di euro e di compensare indebitamente un credito Iva di oltre 200mila euro. Inoltre, la società era anche intestataria di un’imbarcazione da diporto (yacht di 16,10 metri, valore oltre 1 milione di euro), non utilizzata per scopi imprenditoriali, ma veniva usata per diporto dal socio amministratore. Le violazioni sono state segnalate all’Agenzia delle entrate di Cagliari. (red)
(admaioramedia.it)
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