“Senza lotta all’inappropriatezza, allo spreco, alla corruzione, il peso dei tagli ricadrà esclusivamente sui cittadini. Per questo ci aspettiamo più responsabilità dalle Regioni che, nonostante la riforma del Titolo V, continueranno a rappresentare un potere forte della sanità.” E’ il monito lanciato dal deputato dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, ricordando che nel 2015 il Fondo sanitario nazionale verrà ridotto di 2.352 milioni di euro.
“Servono decisioni coraggiose senza paura di scontentare qualcuno che non sia il paziente e il suo diritto alla salute – ha aggiunto Vargiu – Nel Piano nazionale delle Riforme occupa un ruolo predominante il Patto per la Salute. Il governo e il ministro Lorenzin hanno fatto un grande sforzo di dialogo ed elaborazione e ora spetta alle Regioni applicarlo. È la precondizione essenziale per poter aumentare il Fondo sanitario nazionale: senza regole certe su come si spende, viene meno la credibilità di ogni richiesta di maggior spesa.”
I dati riguardanti la Sardegna del Ministero della Salute, relativi ai risultati d’esercizio per il quarto trimestre 2014, prima delle coperture regionali, registrano una spesa complessiva di 3.359 milioni di euro, con un disavanzo di 342 milioni di euro, il peggiore in Italia, dopo quello di 411 milioni del Lazio. Non è positivo neanche l’incremento della spesa sanitaria sarda rispetto al 2013: 50 milioni di euro (1,5%), il quarto peggior risultato del Paese.
“Di fronte a questi numeri non c’è più tempo per i riti bizantini e i giri di parole della politica sarda, che ha sempre paura di scontentare qualcuno – ha commentato il deputato – Presentando il Def, il premier Renzi ha detto che ci sono regioni che hanno 7 province e 22 Asl. In Sardegna senza i Riformatori e gli oltre 500mila sardi che hanno votato sì ai referendum non si parlerebbe del taglio delle 8 province e della proposta di una sola Asl. Bisogna partire dalla consapevolezza che per difendere i diritti di salute dei sardi servono scelte di innovazione e cambiamento, in forte discontinuità con la melassa vischiosa a cui siamo abituati”. (red)
(admaioramedia.it)