L’Azienda ospedaliera Brotzu ha deciso di bandire la selezione per il posto di direttore della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Michele di Cagliari, ma secondo il gruppo regionale dell’Udc si tratta di “atti palesemente illegittimi e dannosi”.
Perciò, hanno presentato un’interpellanza urgente in Consiglio regionale, sottolineando le norme approvate relative all’incorporazione degli ospedali Businco e Microcitemico nell’Azienda ospedaliera Brotzu, con l’obiettivo, tra gli altri, di redigere ed approvare il piano di riqualificazione e riorganizzazione dei servizi sanitari, e la delibera della Giunta regionale sul contenimento della spesa relativa al personale.
«Sulla base di queste norme – hanno scritto i consiglieri Giorgio Oppi, Gianluigi Rubiu, Peppino Pinna ed Alfonso Marras – l’Azienda Brotzu non può procedere a nuove assunzioni se non dopo aver completato il processo di rideterminazione della rete ospedaliera che invece è ancora in atto. Risulta invece che il Brotzu abbia chiesto una deroga per effettuare una selezione per ricoprire soltanto il posto vacante di direttore della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia, nonostante conti ben quindici strutture complesse rette dai cosiddetti ‘facenti funzioni’ e nonostante il bando per il direttore di ostetricia e ginecologia risalga al 2013. Si aggiunga che attualmente operano ben due direttori di struttura complessa di ostetricia e ginecologia ed è verosimile che in sede di riorganizzazione delle strutture, siano almeno parzialmente accorpate».
I consiglieri sono intervenuti anche per contestare lo svolgimento delle procedure concorsuali, l’attribuzione dei punti ed i criteri di scelta della commissione esaminatrice: «Tali illogici comportamenti inducono a ritenere che dietro il concorso per la direzione di ostetricia e ginecologia, al Brotzu, ci siano in realtà altre esigenze da soddisfare». (red)
(admaioramedia.it)
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Gigi Loi
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