La gestione del primo caso di Ebola in Sardegna ha sollevato numerosi interrogativi. Si parla della mancanza di una barella adeguata, la ‘Biobag’; di provette col sangue infetto venute a contatto con personale dell’ospedale sassarese; della stanza di decontaminazione, individuata presso la struttura sanitaria, non utilizzabile; del trasporto dall'ospedale all'aeroporto effettuato con personale della Croce rossa non dotato degli adeguati dispositivi di protezione individuali.
Tutto questo nonostante, nello scorso mese di novembre, l’Assessore della Sanità, Luigi Arru, avesse sbandierato l’approvazione del protocollo operativo regionale sulle unità di crisi da attivare in Sardegna per gli eventuali casi di contagio.
Dubbi che hanno portato alla presentazione di un’interrogazione all’Assessore da parte di Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “Non serve minimizzare quanto accaduto, sono state troppe le falle nel protocollo d’emergenza in caso di ebola. E bisogna prendere atto di cosa può essere corretto per affrontare al meglio eventuali emergenze future. A rischio la salute dei cittadini e l’immagine della Sardegna, proprio all’inizio della stagione turistica. Il caso dell’infermiere, il continuo incremento delle persone tenute in isolamento e in stretta osservazione evidenzia un chiaro cortocircuito dell'intera procedura di sicurezza. Tanto che c’è da chiedersi se il personale coinvolto nella gestione dell'emergenza abbia ricevuto in questi mesi l'adeguata formazione per poter affrontare concretamente un caso simile”.
L’esponente di Fratelli d’Italia, inoltre, ha avuto notizia, e ne chiede conferma all’assessore Arru, che “gli operatori delle centrali del 118 di Cagliari e Sassari parteciperanno a un corso di formazione sull'utilizzo della ‘Biobag’ di protezione, solo nei prossimi giorni”.
“Il caso sardo – ha concluso Truzzu – dimostra che non si era preparati a gestire realmente un caso di contagio sul territorio. Non solo si è messa in pericolo la salute di tanti sardi, ma non è da trascurare neppure il grave danno di immagine che le notizie apparse sulla stampa nazionale rischiano di determinare all’immagine dell’intera Isola, proprio a ridosso dell’apertura della stagione turistica estiva”. (red)
(admaioramedia.it)