La Giunta Pigliaru ha prodotto il suo progetto di Rete ospedaliera dell’Isola ed a breve si sottoporrà prima al verdetto della Commissione consiliare competente e poi del Consiglio regionale. Ma le critiche dell’opposizione, ovviamente, sono già cominciate ben prima dell’approdo nelle stanze di via Roma. “La riorganizzazione approvata non lascia presagire nessun passo in avanti sulla sanità – ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco – Anzi, con il disegno si rischiano di accentuare le disparità tra i territori. Si tratta di un piano troppo distante dalle esigenze della Sardegna, visto il ridimensionamento dei piccoli presidi. Non ci sono dubbi che vanno salvaguardati i servizi sui territori, con il rafforzamento dell’area per l’emergenza urgenza. Dalla riforma emerge un accentramento su due poli, uno per il sud e l’altro per il nord dell’Isola, perciò il pericolo è che si allarghi la distanza con gli altri centri. Il rafforzamento dell’azienda ospedaliera Brotzu andrebbe inoltre accompagnata da un disegno teso ad incrementare il personale medico ed infermieristico. L’auspicio è che il Consiglio regionale modifichi le carenze di questo progetto”.
Anche Franco Meloni, responsabile del Centro studi dei Riformatori, aspetta che la proposta dell’assessore della Sanità Arru arrivi in Aula: “Per l’ennesima volta la Giunta Pigliaru sbandiera come fatta una riforma che è ben lontano dall’entrare in vigore. La riorganizzazione ad ogni passaggio burocratico viene trionfalmente presentata come una novità. Lo stile è quello di Renzi ma loro sono ben lontano dalla bravura del putto fiorentino, anche nel vendere il nulla come in questo caso: si tratta sempre della solita minestra che è in giro ormai da un annetto buono ma che invece di migliorare col tempo, peggiora. Adesso la delibera deve tornare in Consiglio dove senz’altro i territori sacrificati da quest’ennesimo provvedimento sbagliato di una Giunta disastrosa troveranno voci valide in loro difesa e certamente verrà profondamente modificato un piano lontano anni luce da quello che veramente servirebbe alla Sardegna. Un piano che inventa popolazioni che non esistono nella realtà. In ogni caso, aspettiamo di vedere ridotte nella prossima finanziaria gli stanziamenti per la sanità dei 134 milioni che, dice l’Assessore, saranno risparmiati con questo atto, così come aspettiamo i 250 milioni promessi da un Governo bugiardo ad una Giunta succube e credulona”.
Per Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia è “un documento di indiscutibile paternità dell’Assessore Arru, non confacente alle esigenze della realtà regionale. Un testo che non tiene minimamente conto delle molteplici proposte avanzate in sede di elaborazione da parte di associazioni, enti locali, medici, opposizioni politiche. E questo nonostante gli annunci e le rassicurazioni pronunciati a più riprese dall’Assessore. Un documento costruito sulla base di parametri nazionali che non considerano le particolari condizioni di assistenza sanitaria della nostra Isola. Ora inizia la vera discussione nella Commissione competente e, sin da adesso, chiederemo con forza che vengano aperti i diversi tavoli di discussione, cui partecipino i rappresentanti dei territori e delle associazioni dei medici ospedalieri, con lo scopo di comprendere in maniera compiuta sia l’entità, sia le ripercussioni che avrà sul sistema sanitario la proposta targata Arru. Ma già sappiamo che allo stato attuale si tratta di un’ulteriore rinuncia di posti letto ospedalieri per acuti, a cui non corrisponde nessun sacrificio da parte dello Stato (compensazioni su malattie croniche, sul rispetto dei finanziamenti per i farmaci sperimentali o dei livelli minimi di assistenza). Ai sardi vengono richiesti sforzi unilaterali per un piano di assetto che non ha nessuna influenza sul contenimento dei costi della Sanità”. (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
Gio Vanna
Gio Vanna liked this on Facebook.
Bruno Desogus
Bruno Desogus liked this on Facebook.
Rosalba Serra
Rosalba Serra liked this on Facebook.
Anna Cuccu
Anna Cuccu liked this on Facebook.