Si moltiplicano i territori in agitazione contro la riforma della rete ospedaliera decisa dalla Giunta Pigliaru, dopo Ozieri, che, nonostante le rassicurazioni fornite dall’assessore regionale Arru, proseguono la mobilitazione dopo le decisioni che hanno riguardato la chiusura della Chirurgia d’urgenza ed il Pronto soccorso dell’ospedale Segni, anche a Ghilarza manifestazioni in difesa dell’ospedale Delogu, che sono culminate nell’occupazione del complesso ospedaliero.
La struttura sanitaria ha subito la sospensione dei servizi nel reparto di Chirurgia generale con l’interruzione del Day surgery, il blocco delle attività di accettazione, assistenza e controllo garantito in precedenza dall’Unità Alzheimer, l’interruzione delle attività negli ambulatori destinati al dipartimento Medicina, la carenza del personale sanitario.
“Stiamo assistendo ad un lento declassamento della struttura sanitaria, diventata nel tempo punto di riferimento per il Montiferru e per un pezzo del Marghine – hanno detto il vicepresidente della Commissione salute, Edoardo Tocco, ed il consigliere regionale Oscar Cherchi, esponenti di Forza Italia – Una sforbiciata dei servizi che incide negativamente sui pazienti. La Commissione Sanità del Consiglio, allargata ai rappresentanti del distretto di Oristano e dintorni, deve verificare le criticità del nosocomio”.
“I tagli decisi dalla riforma ospedaliera stanno producendo la lenta frantumazione dei servizi essenziali – hanno aggiunto i due esponenti azzurri – Crediamo che il territorio debba acquistare di nuovo il suo diritto alla salute e alla sanità, con la riqualificazione dei reparti all’interno del presidio ospedaliero di Ghilarza”. (red)
(admaioramedia.it)